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Afghanistan. Per Arlacchi i Taleban non coltivano oppio. Per il resto del mondo si'
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Articolo di Alessandro Garzi
6 ottobre 2001 18:35
 

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Mentre da un mese tutti si sono accorti come i Taleban abbiano almeno favorito la coltivazione dell'oppio da eroina, e qualche organo di stampa effettivamente ci sta un po' calcando la mano, l'International Herald Tribune e' uscito con un titolo che non poteva passare inosservato: "L'oppio afghano cresce per la maggior parte nelle zone controllate dai ribelli", ovvero dalla cosiddetta Alleanza del nord. Vuoi vedere che abbiamo sbagliato tutto?
Andando avanti nella lettura si nota che il raccolto maggiore di oppio quest'anno e' stato nelle regioni controllate dagli oppositori ai Taleban, e di come nell'Afghanistan controllato dai fondamentalisti islamici la produzione di oppio sia precipitata in questi anni.
L'unico problema e' che questi dati vengono dall'Undcp, che ha alla sua testa Pino Arlacchi, noto per aver avuto buoni rapporti con i Taleban, in passato, e che sta facendo di tutto pur di dimostrare che la sua politica di riconoscimento ad un regime simile, in nome della "lotta alle droghe", non e' stato un fallimento. Anzi, quasi un successo.
Secondo Arlacchi la produzione di oppio nell'Afghanistan e' scesa del 91%, e la maggior parte di questo "successo" la si deve proprio ai bravi talebani. Tralasciando sempre la spontanea crescita di depositi e di laboratori di eroina ai confini settentrionali.
A questo punto le considerazioni da fare sono due:
1) I Taleban non coltivano oppio, tutto questo grazie all'intervento del direttore dell'Undcp (ma ci rendiamo conto che il vicepresidente dell'Onu mantiene posizioni filotalebane, cioe' di un Governo non riconosciuto dall'Onu stessa ed accusato di terrorismo internazionale oltre che di palese violazione dei diritti umani piu' elementari?). Il bando all'oppio che era "anti islamico" (per poi ritornare islamico dopo l'11 settembre, misteri della fede) ha pienamente funzionato. I "cattivi" sono quelli dell'Alleanza del Nord che sono riusciti ad esportare in Pakistan tanta di quella eroina da far cadere il prezzo a 600 lire al grammo. Bene. Allora: perche' concentrarsi sui Taleban per la lotta alla droga?
2) Forse ha ragione il resto del mondo, l'eroina afghana non e' diminuita, e' solo stata "nascosta" per innalzare i prezzi, e rimessa sul mercato nelle ultime settimane.
In ogni caso, Arlacchi sta mantenendo una posizione indifendibile anche a costo di cadere nel ridicolo.

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