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Afghanistan. Movimenti d'oppio
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Articolo di Donatella Poretti
4 ottobre 2001 14:32
 

Per approfondimenti:

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Se ormai e' sempre piu' certo che le coltivazioni di oppio servano sia al regime talebano che ai terroristi per finanziarsi, si rincorrono in questi giorni le voci sui movimenti dell'oppio, e in particolare delle grandi scorte presenti nei magazzini afghani.
Secondo il settimanale russo "Obshaia Gazeta", che cita fonti tajike, i talebani starebbero trasferendo al confine con il Pakistan tutto l'oppio in loro possesso, tremila tonnellate. Anche esperti dell'Onu ritengono che l'aumento del traffico di oppio verso l'Europa e l'Estremo Oriente sia dovuto alla volonta' degli afghani di liberarsi della mercanzia prima dei raids americani, tra i cui obbiettivi potrebbero esserci proprio le piantagioni e i magazzini di oppio.
L'Afghanistan e' per eccellenza il Paese produttore di oppio, dai suoi confini escono tra le 340 e le 400 tonnellate di eroina purissima l'anno. Il ministro degli Esteri dell'Alleanza del Nord, Abdullah Abdullah, in guerra contro il regime dei Taleban, conferma le tesi del finanziamento da narcotraffico: "usano il commercio della droga per finanziarsi e per finanziare il terrorismo", utilizzando anche strategie commerciali di immettere nel mercato grossi quantitativi prima, e rallentando le esportazioni poi. Grazie a queste operazioni tengono cosi' sotto controllo il prezzo della droga e al tempo stesso controllano l'economia non solo dell'Afghanistan ma anche dei Paesi limitrofi che dipendono in gran parte dal commercio dell'eroina. Secondo Abdullah "le coltivazioni e i depositi di oppio sono come i campi di mine: vanno estirpati dalla nostra terra".
Fonti afghane e russo-tajike concordano sui percorsi dell'oppio e sul valore economico che in un crescendo straordinario trasforma un prodotto di una coltivazione, anche se illegale, in un vero e proprio bene di lusso ed economicamente redditizio per chi lo tratta, anche se sempre con i rischi dell'illegalita' che lo accompagna, che poi e' la causa principale del valore aggiunto della sostanza.
Un chilo di eroina purissima prodotta in Afghanistan costa 700 Usd, quando raggiunge l'Afghanistan del nord ha gia' un valore di 800 Usd, attraversata la frontiera del Tajikistan, e raggiunta la capitale Dushambé, il nostro chilo di eroina vale 2.000 Usd. Per arrivare in Europa o negli Usa deve attraversare le repubbliche dell'ex Urss, dove il suo prezzo sale a 6/7.000 Usd, ma quando giunge in Russia vale gia' tra i 35.000 e i 70.000 Usd. Il salto finale e' nel mercato europeo e statunitense dove il chilo di eroina arriva a costare dai 350.000/700.000 Usd. Insomma il nostro chilo di eroina purissima, se in Afghanistan valeva in lire un milione e mezzo, e' arrivato da noi con un valore che oscilla tra i 700 e i 1.400 milioni.

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