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Aleppo. Abbiamo avuto l'idea di imbellire un ambiente lugubre
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Articolo di Redazione
24 ottobre 2016 8:46
 
  Il quotidiano Libération ha scelto di dare regolarmene la parola agli abitanti della citta' siriana. Essi raccontano la loro vita quotidiana in un Paese impantanato in una guerra senza fine. Oggi e' la volta di Rasha, 22 ans, insegnante volontaria.
Ad Aleppo ”abbiamo avuto l'idea di imbellire il nostro lugubre ambiente”.
Pericolo! I bombardamenti sono ripresi la sera di sabato ad Aleppo, e tutti sono tornati nei rifugi. La paura e l'orrore ritornano ma abbiamo ben usato quattro giorni di tregua. Con un gruppo di giovani animatori civili, abbiamo pensato di mobilitare i bambini della nostra strada su di un progetto per imbellire il nostro lugubre ambiente. Si siamo messi tutti a fare dei disegni e dei dipinti sui muri rimasti in piedi tra i palazzi distrutti.
Abbiamo recuperato delle pentole nel fondo di una cantina della scuola dove gli insegnanti di disegno avevano messo anche diversi colori e pennelli. Poi abbiamo preso cio' che ci mancava presso un negozio del suk che ci ha offerto delle pentole, dei grandi pennelli e rulli. I bambini del quartiere si sono precipitati per aiutarci a trasportarli nella strada e dopo si sono messi all'opera. Erano una ventina di artisti tra 5 e 15 anni, ragazzi e ragazze, ognuno con un pennello e un colore. Alcuni sono riusciti a disegnare degli alberi, dei volti e delle case, mentre i piu' piccoli completavano con degli scarabocchi coi colori vivaci.
Poi, un gruppo di bambini di 10-12 anni si e' conceentrato sulla carcassa distrutta di un vecchio autobus e l'hanno dipinta con delle bande rosse, verdi, gialle. Lo hanno decorato a puntino poi sono saliti dentro per giocarci e cantare. Abbiamo passato insieme diversi giorni in quello che abbiamo chiamato “l'atelier di decorazione delle rovine di Aleppo”. I bambini hanno adorato il tutto. E anche i grandi.
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