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Bolivia. Vertice internazionale degli zar antidroga
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Articolo di Donatella Poretti
5 marzo 2002 20:11
 

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Inizia oggi a Santa Cruz la XX Conferenza Internazionale per il Controllo delle Droghe (Idec), che vedra' riuniti gli zar antidroga di 59 Paesi delle Americhe, dei Caraibi, dell'Europa e dell'Asia. Parteciperanno come osservatori anche delegati di organismi internazionali per la lotta la traffico di stupefacenti.
L'Idec nata nel 1983, aveva scelto l'anno passato, a Santo Domingo, la Bolivia come esempio di un Paese che aveva fatto passi da gigante nella lotta al narcotraffico, grazie al Plan Dignitad. 40 mila ettari di piantagioni di foglia di coca distrutti negli ultimi quattro anni, ma la Bolivia con le sue oltre 20 mila tonnellate di cocaina prodotte all'anno rimane il terzo Paese produttore dopo la Colombia (583 mila tonnellate) e il Peru' (52.600 tonnellate).
Il Paese andino tuttavia non e' uscito indenne da queste scelte, e il problema dei cocaleros e' un fattore sociale e politico non ininfluente, soprattutto nel Dipartimento del Chapare, la cui capitale e' Santa Cruz. Sono stimate in 70 mila le persone che con le loro famiglie vivono di coca, da qui la loro organizzazione in federazioni di contadini e coltivatori che si battono per conservare questa loro fonte di ingresso economica e di sussistenza.
L'Assemblea dei Diritti Umani boliviana stima in 56 i cocaleros morti dal 1987, 600 i feriti e piu' di 4 mila le persone torturate dalle forze dell'ordine. Solo a meta' dello scorso gennaio, nella citta' di Sacaba, dei violenti scontri causati dalla chiusura del mercato legale della coca aveva portato a sette morti, di cui quattro cocaleros. Il ritiro del decreto con cui si chiudeva questo mercato, o meglio la sua sospensione per novanta giorni, ha riportato un po' di tranquillita' in Bolivia. Poi un rapporto Usa ha criticato il Governo del Presidente Jorge Quiroga anche per la scelta della riapertura.
Cosi' si e' creato l'incidente diplomatico che si e' ripercosso nell'evento del vertice degli zar antidroga, e Quiroga, come promesso, non partecipera'.
Ieri il direttore dell'agenzia antidroga Usa, la Dea, Asa Hutchinson, nella conferenza stampa di presentazione del vertice ha ringraziato il Governo boliviano per l'organizzazione dell'evento, indicando nel presidente Quiroga un alleato essenziale e un leader regionale per la lotta contro la droga. "Il Plan Dignitad e' una forte iniziativa per neutralizzare i narcotici, un esempio dell'impegno del Presidente in questa lotta", ha aggiunto Hutchinson che poi ha confermato l'appoggio economico degli Usa ai Paesi latini contro il narcotraffico. Grande attenzione sara' riservata anche alle droghe sintetiche.

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