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Colombia: i contadini protestano, l’esercito incassa
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22 giugno 2001 0:00
 
Per la prima volta dall’inizio delle eradicazioni del Plan Colombia (il piano di aiuti di oltre un miliardo di dollari destinato dagli Usa alla Colombia per fronteggiare la coltivazione di coca), si sono avuti degli scontri nella cittadina di Tibu, nella Colombia nordoccidentale. Gli scontri sono avvenuti tra i contadini e le forze dell’ordine, che sono ricorse al lancio di lacrimogeni. Alla fine degli scontri si e’ contato un morto tra i manifestanti e un ferito tra la polizia. I circa 3000 contadini stavano protestando contro il programma di eradicazioni messe in calendario per le tre settimane successive. Il malcontento dei contadini di Tibu e’ un po’ il malcontento dei contadini di tutta la Colombia. Gia’ presi di mira dai paramilitari e tassati oltre che da loro anche dalla guerriglia, il programma Usa non ha fatto altro che essere, per loro, la classica goccia che fa traboccare il vaso. L’eradicazione forzata (punto di forza del Plan Colombia) viene effettuata lanciando del diserbante dagli aerei "generosamente" donati dagli americani. Il diserbante colpisce la coca, ma colpisce anche qualsiasi cosa viva sul terreno: raccolti legali, animali, talvolta anche gli stessi contadini. Qualcosa pero’, i manifestanti lo hanno ottenuto: lo stop ai getti di diserbante in cambio della promessa di adoperarsi per sostituire i raccolti di coca con altri raccolti, accordo molto simile a quello raggiunto nel Putumayo lo scorso dicembre dal Governo di Bogota’. Chi non e’ d’accordo, sono i responsabili americani: non sono sicuri se e quando i contadini manterranno le promesse, e cosa pianteranno al posto della coca. Secondo alcuni, l’impegno militare americano in Colombia, non e’ tanto teso a distruggere la coca in se’, ma a distruggere la coca in quanto fonte di sussistenza dei guerriglieri marxisti delle FARC e gli zapatisti dell’ELN. Tanto per ricordare in Colombia e’ in corso da 37 anni una guerra civile, che ha fatto 40.000 morti tra la popolazione negli ultimi 10 anni, ed ha avuto il suo culmine negli ultimi anni, quando, dopo la caduta dei cartelli di Medellin e di Cali’, le FARC si sono impossessate di buona parte del territorio coltivato a coca, e, tassano i contadini che la coltivano. Contro le FARC c’e’ l’esercito regolare colombiano, e ci sono i gruppi paramilitari, noti per terrorizzare le popolazioni accusate di "simpatizzare" con le FARC. Per spiegare tutto con una battuta, l’esercito sono i militari quando fanno il proprio mestiere, i paramilitari sono gli stessi quando fanno gli straordinari. E recentemente il Governo colombiano presieduto da Andres Pastrana, ha approvato una legge che aumenta a dismisura i poteri dell’esercito. I militari potranno adesso detenere i civili, e fare le autopsie (il che… per un esercito praticamente sempre segnalato per le continue violazioni dei diritti umani e’ un bel punto a favore). Inoltre, "laddove non possa arrivare il giudizio dei tribunali civili", potranno essere i militari a tenere i processi. Ed anche gli aiuti "antidroga" americani vengono usati per violare i diritti umani. Per garantire un maggiore intervento nei Paesi latino-americani in tema di lotta alla droga, gli Usa hanno reso funzionale la base militare di Manta, sulla costa dell’Ecuador, che dovrebbe fungere da "centrale" per il Plan Colombia. Negli Stati Uniti, crescono sempre di piu’ le paure che il Paese possa trovarsi in una guerra civile "tipo-Vietnam", senza mai venirne a capo. Intanto, i trafficanti, cercano soluzioni "alternative" al trasporto aereo e a quello su strada, per esempio nella parte meridionale del Paese, sfruttando anche i confini con Brasile, Bolivia e Peru', i trafficanti si servono dei fiumi per il trasporto della cocaina. L'80% dei trasporti di droga in questa regione si svolge attraverso i fiumi. Bisogna anche dire che la Colombia ha piu’ fiumi navigabili che strade asfaltate. I fiumi sono diventati anche una via primaria per il trasporto dei materiali per produrre cocaina, come la benzina.
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