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Economia 5.0. Avanti nel mondo, ma l’Italia langue, piange, soffre e perde?
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Articolo di Vincenzo Donvito
3 marzo 2017 12:49
 
 A Miami in Florida-Usa e’ partita la sperimentazione con cui UberEats consegna a domicilio i prodotti da ristorante di Mc Donald’s. Altre app della stessa famiglia di Uber hanno gia’ accordi simili a Orlando e Tampa. Mentre a Chicago, in seguito alle indiscrezioni sui media dell’accordo tra Mc e GrudHub, quest’ultima app simile a Uber ha visto i propri titoli schizzare verso l’alto alla Borsa di Wall Street. Per semplicita’ la chiamiamo “economia 5.0”, e crediamo di rendere bene il concetto -senza essere visionari- di un business che, partendo ora in alcune citta’ Usa, e’ destinato ad espandersi a macchia d’olio anche ben oltre il continente nordamericano. Se qualcuno non vede ed intuisce questo, crediamo che abbia quei tipici paraocchi che fanno parte dell’attrezzatura delle economie corporative, nazionali, discriminatrici, affamanti e pauperiste. Attrezzature di cui il nostro Paese e’ ben fornito. Basta solo ricordare le ultime disposizioni legislative del dl Milleproroghe e cio’ che e’ in cantiere per il cosiddetto altro dl Concorrenza; e come queste disposizioni siano un prodotto delle violenze dei taxisti e delle corporazioni che agiscono in ogni settore (commerciale, industriale, servizi, etc.).
L’accordo tra Mc e Uber e’ roba planetaria qui da noi. Un volo verso il futuro che -per chi ancora fa finta di non accorgersene- e’ gia’ qui fra noi. E ignorarlo e’ sola operazione languida, piagnucolosa, prodromica di sofferenze, sconfitte e occasioni perse. Una sfilza di aggettivi che, se analizziamo uno per uno, ci ritroviamo le caratteristiche della nostra economia, pur essendo essa figlia (degenere?) della Unione Europea.
Languida. Stare fermi paga le rendite di posizione acquisite quando esistevano le benzine inquinanti…. e tutto quello che ci sembra ridicolo debba ancora essere alla portata dei nostri consumi.
Piagnucolosa. Ogni corporazione va dal proprio amministratore (locale, regionale o nazionale) e allerta sulle identita’ che si perdono; e quanto questa perdita significherebbe meno economia, meno redditivita’, meno ricchezza, meno lavori, meno consumi. Amministratori genuflessi al rinnovo delle proprie poltrone -complice un sistema mediatico dilettantesco, scandalistico, populista e tecnologicamente inadeguato- annuiscono ed emanano provvedimenti alla bisogna.
Prodromica di sofferenze. I nuovi lavoratori (giovani o vittime di lavori ormai fuori del tempo e dei bisogni) ne soffrono per primi: sopravvivono magari anche con un po’ di illegalita’ o vanno via o si danno alla totale illegalita’ (fiscale o criminale o finanziaria che sia).
Sconfitte. Chi, nonostante tutto, ci prova, e’ molto esposto al dover gettare la spugna. Nemico numero Uno? La burocrazia e la “raccomandazia”.
Occasioni perse. Tutta l’economia ne risente e tutto il Paese si impoverisce. Ogni volta che un soggetto non ha strumenti e occasioni per capire e raccogliere le dinamiche della globalizzazione economica, sono perse le nuove occasioni di lavori e di consumi.
Riusciremo a guardare con serenita’ ed interesse a quello, per esempio (non a caso…), che e’ successo a Miami tra Mc e Uber?
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