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Germania. Caspers-Merk: "L'offensiva al terrorismo sia anche lotta alla droga"
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Articolo di Rosa a Marca
1 ottobre 2001 19:39
 
Marion Caspers-Merk e' la responsabile per la droga del Governo tedesco. La sua idea e' che l'attuale offensiva internazionale contro il terrorismo debba servire anche per combattere produzione, traffico e consumo di droghe. In altre parole: la situazione che si e' creata dopo l'11 settembre puo' offrire il destro per una rinnovata attenzione verso i Paesi produttori di oppio ed eroina, ossia gli Stati asiatici.
Questi Paesi non sono piu' soltanto i maggiori produttori, bensi' anche i maggiori consumatori di droghe pesanti. Secondo le informazioni in possesso del GTZ (Deutsche Gesellschaft fuer technische Zusammenarbeit), che ha avviato un programma di prevenzione nella citta' di Peschawar, al confine con l'Afghanistan, nel Pakistan i tossicodipendenti sarebbero un milione e mezzo, piu' che in Europa e negli Stati Uniti messi insieme.
Il rapporto delle Nazioni Unite (curato dall'Undcp) del 2000, indica che il 90% dell'oppio greggio prodotto nel mondo proviene da Myanmar e Afghanistan. E se all'inizio del 2001 e' stato avviato un programma concordato tra Onu e Taleban per distruggere le piantagioni di papavero, i risultati concreti sono tutti da verificare. Ne' sono da sottovalutare le scorte di oppio di cui il Paese dispone.
Gli ultimi dati rivelano che quasi il 90% dei sequestri di eroina e altre morfine sono avvenuti in Iran. Cio' significa che i Paesi considerati fino a poco tempo fa di puro transito di droga sono diventati Paesi di traffico e di consumo.
Marion Caspers-Merk e' convinta che la distruzione delle coltivazioni e la lotta al traffico non siano misure sufficienti: lo dimostrano le esperienze fatte in Colombia dagli Stati Uniti.
Il mese prossimo e' attesa in Germania una delegazione di responsabili sanitari iraniani per concordare un piano di prevenzione e di trattamento, poiche' in Iran comincia a farsi strada l'idea che i drogati non siano criminali, ma dei malati da curare. E la Germania e' pronta a dare il suo appoggio in materia di prevenzione.
Un altro aspetto del problema riguarda l'Europa. Secondo i servizi di sicurezza, in questa fase l'eroina che arriva in Europa non passa piu' tanto dal Vicino Oriente, quanto dall'Asia centrale e dalla Russia. E anche in questi Paesi aumenta il numero dei drogati.
Quindi, la Germania dovra' cercare di aiutare anche loro, magari avvalendosi delle organizzazioni umanitarie.
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