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Italia/Onu. Come e perche' l'Onu si vuole liberare da Pino Arlacchi ...
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Articolo di Vincenzo Donvito
19 dicembre 2001 11:21
 

Per approfondimenti:

10 agosto: Giochi di bottega al Palazzo di Vetro

31 agosto: Onu. Non sara' Kofi Annan a decidere su Pino Arlacchi, ma Silvio Berlusconi

5 settembre: Afghanistan. I taleban imprigionano 8 occidentali per ricattare l'Undcp

9 settembre: Undcp. Al posto di Pino Arlacchi forse Gianni De Gennaro

14 settembre: Onu. Ma Arlacchi, se da' del bugiardo a chi lo accusa, perche' non si difende?

15 settembre: Onu/Arlacchi. Le smentite che non smentiscono

21 settembre: Onu/Afghanistan. Terrorismo internazionale e il gioco di Pino Arlacchi

29 settembre: Onu. Dipartita di Pino Arlacchi dall'Undcp

29 settembre: Onu. Pino Arlacchi lascia la direzione dell'Agenzia per la lotta alla droga

6 ottobre: Afghanistan. Per Arlacchi i Taleban non coltivano oppio. Per il resto del mondo si'.

26 ottobre: Onu. Arlacchi e le operazioni in Afghanistan: la teologia e' stata la chiave del successo

26 ottobre: Italia/Onu. La stella del ministro degli Esteri Renato Ruggiero su Pino Arlacchi

2 novembre: Onu. Leoluca Orlando al posto di Pino Arlacchi?

16 novembre: Italia/Onu. Pino Arlacchi riconfermato all'Undcp?

17 novembre: Italia/Onu. No! Arlacchi non e' riconfermato all'Undcp: comincia un balletto in cui qualcuno auspica che Emma Bonino ..

20 novembre: Italia/Onu. Si infittiscono i balletti intorno al rinnovo della direzione dell'Undcp

21 novembre: Italia/Onu. Pino Arlacchi conferma le sue intenzioni di un breve mandato. I danni continuano

27 novembre: Italia/Onu. La richiesta di chiarezza su Pino Arlacchi arriva nel Parlamento italiano

28 novembre: Italia/Onu. L'arlaccheide si tinge di novita' ... che non sono tali

6 dicembre: Italia/Onu. In dirittura d'arrivo il successore di Pino Arlacchi all'Undcp?

6 dicembre: Italia/Onu. Radicali: il prossimo direttore Undcp "Un funzionario onusiano che faccia dimenticare Arlacchi"

14 dicembre: Onu. Pino Arlacchi lascia l'Undcp il 1 gennaio 2002: un regalo di Natale, non si sa grazie a chi


Fonti Onu, come ci fa sapere una notizia Ansa di ieri sera/stanotte (ore 23:59) che viene da New York, ci informano che Pino Arlacchi lascia si' l'incarico di direttore dell'Undcp, ma rimarra' al libro paga dell'Onu per altri sei mesi (almeno?).
Una formula che permettera' di conciliare due diverse posizioni emerse in seno alle Nazioni Unite sulla questione Arlacchi, che e' stato accusato da alcuni subordinati e da revisori dei conti dell'Onu di aver gestito male le risorse del suo ufficio, con metodi decisionali "troppo personali".
Lo stipendio di Pino Arlacchi -netto- e' di 167 mila usd, escluse le spese a pie' di lista e l'affitto della casa in cui abita.
Per chi voglia meglio documentarsi su quanto ha ricordato l'Ansa di New York, si puo' sbizarrire consultando tutto cio' che abbiamo pubblicato sul direttore dell'Undc, ma ci rimane sempre l'interrogativo su cosa succedera' all'ufficio anti-droga dell'Onu. Su cosa fara' Arlacchi, ci interessa fino ad un certo punto: non lo sappiamo di sicuro, e possiamo solo ipotizzare la direzione o un incarico di responsabilita' nel costituendo ufficio Onu contro il terrorismo internazionale che dovrebbe essere costituito il prossimo luglio. Vedremo quando ci sara' comunicato. Mentre siamo molto interessati su cosa succedera' all'Undcp e alla sua vasta rete di uffici sparsi nel mondo per monitorare le situazioni e consigliare dove e come intervenire: sono la chiave della tragica politica delle droghe che l'Onu e gli Usa (sostanzialmente, sintetizzando i due principali attori della "war on drugs") stanno conducendo a disprezzo della piu' elementare logica civile, umana ed economica.
Una cosa appare certa: nessuno sa cosa succedera', anche perche' l'imbarazzo per quanto e' successo e sta succedendo in Afghanistan si percepisce pesante come un macigno: i Taliban alimentati dai contributi Undcp hanno edificato un emirato violento e prigione delle piu' elementari liberta' che la stessa Onu dice di voler difendere e affermare con la sua azione e i suoi contributi; l'Alleanza del Nord che non ha smantellato i campi di papavero da oppio, ne' prima quando li utilizzava per finanziare la sua lotta contro i Taliban, ne' ora che e' alleata dei Paesi che hanno liberato l'Afghanistan. Una situazione che e' figlia della politica dell'Undcp di Pino Arlacchi e di cui, a quanto sembra, non si prevede un cambiamento di rotta. L'allontanamento di Arlacchi, percio', non sembra essere un primo passo verso una modifica, ma solo una sorta di razionalizzazione interna, tant'e' che l'unico nome che per ora viene fatto come suo successore, e' quello di Patrizio Civili, uomo tutto interno all'apparato e alla burocrazia delle Nazioni Unite.

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