Le immagini di centinaia di detenuti nel patio di una carcere di Cebu, nelle Filippine, hanno provocato l’indignazione delle organizzazioni dei diritti umani. Le foto sono state diffuse dall’Agenzia Antidroga la mattina dello scorso 28 febbraio e mostrano alcune operazioni degli agenti antidroga, polizia e militari mentre stanno registrando le persone arrestate.
 Appena le foto hanno cominciato a circolare sui social network, ci sono state le reazioni dei difensori dei diritti umani. “L’incidente e’ un esempio dai tratti crudeli, inumani e degradanti nei confronti dei detenuti”, ha scritto Amnesty International in un comunicato. Human Rights Watch ha segnalato anche che le norme internazionali proibiscono registrazioni che possano violare la privacy dei detenuti.
L’Agenzia Antidroga delle Filippine ha diffuso un comunicato in cui giustifica i fatti. Durante le registrazioni sono stati individuati varie confezioni di metamfetamine e marijuana, nonche’ coltelli e telefonini. Un portavoce dell’agenzia ha assicurato che i detenuti sono stati denudati per ordine delle autorita’ provinciali che, a loro volta, hanno fatto sapere che si tratta di una procedura di routine nelle operazioni per individuare oggetti di contrabbando. Il direttore della prigione e’ stato a suo tempo allontanato dall’incarico dopo che gli furono trovate droghe e altri articoli.
 Il tutto fa parte della guerra contro le droghe che il presidente Rodrigo Duterte ha lanciato in tutto il Paese, dopo che e’ entrato in carica lo scorso giugno 2016. La violenza che ha scatenato la sua campagna contro il narcotraffico ha provocato la morte di quasi 8.000 persone in scontri con la polizia. Diverse ONG internazionali hanno denunciato violazioni dei diritti umani in tutta questa campagna organizzata per bloccare consumo e traffico di droghe.
 


(da un articolo del quotidiano El Pais del 03/03/2017. Foto dell’agenzia France Press - AFP)