Un lancio dell'agenzia Ansa da Vienna, delle ore 20,06, fa sapere che Pino Arlacchi, direttore dell'Undcp, lascera' il suo incarico dal prossimo 1 gennaio, e non, come piu' volte ripetuto dallo stesso Arlacchi, a fine giugno 2002.
La notizia sarebbe fonte di un non meglio identificato portavoce delle Nazioni Unite a Vienna. Il condizionale lo usiamo d'obbligo, perche' non sarebbe la prima volta che un lancio dell'agenzia Ansa da Vienna, rispetto al fare e disfare del direttore dell'Agenzia Onu per la lotta alla droga, risulterebbe "strano".
Pino Arlacchi avrebbe comunicato alla Commissione per gli stupefacenti (l'organo di controllo del programma Onu per la lotta alla droga), che la sua decisione e' stata presa in accordo con il segretario generale delle nazioni Unite, Kofi Annan.
Il portavoce ha fatto sapere all'agenzia che "durante i quattro anni della direzione Arlacchi, l'Undcp ha rafforzato il suo ruolo e la visibilita' dei suoi sforzi per un controllo globale del traffico di stupefacenti e per prevenire la criminalita'." Qualcuno si sarebbe aspettato una frase di commiato con un tono e un elogio diverso?
Immaginiamo che questo voglia dire che Patrizio Civili (che presta la sua opera all'Onu dal 1969, ed e' il diplomatico italiano piu' alto in carica al Palazzo di Vetro, dopo la vicepresidenza di Pino Arlacchi, guidando il Segretariato Generale dell'Ufficio Esecutivo del Segretario Generale), che il quotidiano "La Repubblica" alcuni giorni fa aveva dato come successore di Arlacchi, entrera' subito in carica. Alla notizia del quotidiano romano, per ora, non c'e' stata ne' conferma ne' smentita.
A questo punto, dando per buono questa sorta di regalo di Natale che qualcuno ha voluto fare alla causa della lotta alla droga (la dipartita di Arlacchi non possiamo non considerarla come un fatto positivo), ci rimane il dubbio su cosa e dove andra' quello che per ora torna ad essere il professor Arlacchi: la nuova agenzia Onu per la lotta internazionale al crimine, di cui si era gia' paventato, ma con l'avvio a luglio (da cui la fine dell'incarico di Arlacchi a giugno), oppure l'avvio e' piu' immediato? Vedremo nei prossimi giorni, quando e se riusciremo ad avere migliori notizie.
Per il momento ringraziamo del regalo di Natale (non sappiamo ancora chi), e con noi immaginiamo che lo farebbero i miliardi di vittime di una lotta alla droga che ha portato all'aumento dei traffici, della violenza e delle stragi di diritto e legalita'. Non ci lludiamo che il prossimo Arlacchi fara' molto diversamente dal suo predecessore, ma saremo curiosi di conoscerlo all'opera e verificare direttamente come meglio combattere le sue politiche.