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Peru'. I bambini della coca
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Articolo di Donatella Poretti
2 ottobre 2001 19:08
 
Nell'ultimo numero del settimanale peruviano Caretas e' stato pubblicato un reportage di Gaston Agurto sui bambini peruviani che lavorano nelle piantagioni di coca.
Satelliti della Cia hanno fotografato circa 34 mila ettari di piantagioni di coca, le immagini ingrandite mostrano come tra gli alberi alti circa 1 metro e mezzo ci sono dei bambini impegnati nella raccolta delle foglie di coca. Un sacco di yuta attaccato alla cintura e in 6 ore un bambino raccoglie tra i 20 e i 50 chili di foglie. Se lavora per le piantagioni di famiglia lavora gratis, se lavora per estranei riceve comunque un compenso ridicolo. I bambini sono utilizzati proprio perche' sono piu' produttivi per la loro statura e quindi piu' agili nei movimenti.
Secondo le stime del Cedro (Centro di informazione ed educazione per l'abuso degli stupefacenti) attualmente in Peru' dovrebbero esserci quasi 26 mila coltivatori di coca, si calcola che ciascuno possieda 2 ettari di terreno e faccia parte di un nucleo familiare di 5/6 persone, il cui unico reddito e' legato alla coca. Secondo queste stime si arriverebbe a calcolare che sarebbero 65 mila i bambini impegnati nella raccolta delle foglie di coca. Il problema dei bambini lavoratori, oltre a disattendere il protocollo sottoscritto dal Peru' nel 1999 contro il lavoro minorile, crea un problema anche per il futuro. Secondo il sociologo Walter Alarcon "piu' lavoro infantile abbiamo oggi e piu' poverta' avremo domani"; il livello di educazione e di cultura dei bambini lavoratori portera' ad avere dei giovani e degli adulti che domani non potranno accedere a occupazioni qualificate e remunerative; "i bambini e gli adolescenti lavoratori, non saranno utili per lo sviluppo del Paese" -conclude il sociologo.
Una tradizione che ancora resiste nel tempo e' quella della "faenas", ovvero l'organizzazione di gruppi di alunni fatta direttamente dagli insegnanti per la raccolta della coca in accordo con i coltivatori. Gli insegnanti, previo consenso dei genitori, organizzano queste raccolte per racimolare un po' di soldi per acquistare materiale didattico. Le "faenas" sono un'eredita' del narcotraffico che ha regnato per molti anni nelle foreste peruviane, e che oggi e' praticato e causato dalla crisi economica e dall'abbandono dello Stato.
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