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Usa. Bando a vita dal welfare per uso di droga
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Articolo di Alessandro Garzi
30 marzo 2002 20:18
 
Riscrivendo la legge sul welfare nel 1996, e in particolar modo in quei punti dove si parla dei sussidi e dei buoni-pasto, il Congresso Usa inseri' una norma che diceva che chiunque fosse stato condannato per reati di droga, era escluso per il resto della vita da questo tipo di benefici.
E' l'unico caso di esclusione dal welfare, non ne sono passibili coloro che hanno finito di scontare una pena per omicidio o per crimini piu' gravi, ma vengono esclusi dai benefici del welfare di base (quello essenziale, sussidi e buoni pasto, appunto) coloro che hanno avuto condanne anche per possesso e vendita di piccole quantita' di sostanze stupefacenti.
Il senatore Phil Gramm, repubblicano del Texas, disse, al momento della scrittura di questa legge, senza mezzi termini che questo provvedimento era "un'altra dimostrazione che gli Usa vogliono vincere la war on drugs. Se vogliamo avere una seria legge antidroga, non possiamo ammettere che la nostra nazione dia sussidi di nessun genere a coloro che violano le nostre stesse leggi antidroga". E nonostante che, come abbiamo detto, siano stati considerati sotto questo aspetto solo i reati di droga, non ci fu nessun tipo di dibattito parlamentare per poter eventualmente aggiungere anche criminali di altro tipo nella lista degli "esclusi" dai sussidi.
E' noto che la cosiddetta "war on drugs" americana e' soprattutto una guerra alle minoranze, visto che, nonostante le comunita' come quella degli afroamericani e quella ispanica siano, appunto, minoranze, queste rappresentano la stragrande maggioranza di coloro che vengono a contatto con la giustizia per le questioni di droga. Oltre questo tipo di razzismo, si devono aggiungere anche le diseguaglianze sociali tra uomini e donne, quindi, il bando dal welfare per i piccoli reati di droga, e' andato soprattutto a colpire le donne con figli appartenenti alle minoranze. L'organizzazione "Sentencing Project" in un recente rapporto in materia, riporta che nei 23 Stati dai quali e' riuscita a ottenere dei dati, sono 92.000 le donne che non possono accedere ai sussidi a vita, e il numero dei figli si aggira attorno ai 135.000. Dato che la legge "copre" solo i reati commessi dal 1996 ad oggi, si puo' dire che il numero di persone coinvolte andra' a crescere esponenzialmente se le autorita' federali non cambieranno qualcosa.
I vari Stati Usa hanno un po' modificato questa legge. Sono, ad esempio, 42 quelli che l'hanno adottata, 22 in totale come arrivata da Washington, mentre 20 ne hanno apportato alcune modifiche. Quelle piu' comuni riguardano la durata del bando: si e' passati da un "bando a vita" a un bando annuale o semestrale, e in alcuni Stati il bando e' revocato se si inizia una cura per il recupero, o quando si abbia la custodia di un bambino di meno di due anni, o in altri casi particolari. Nove Stati, infine, non applicano questa norma.
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