" non passa lo stranieroo...questo è il tuo Piave,
beneamato troll, come vedi riesci a stare in testa allo
stream massimo 2 ore, spesso minuti" ecco risolto il
problema troll
ECCO PERCHE' ALCUNI APPELLANO LA CANNABIS " ERBA MAGICA
":
"...e la terra produsse erbe e piante che fanno seme secondo
la loro specie...e Dio vide che ciò era buono " ( Genesi 1,
18)
" Dio fa crescere nei campi erbe con il potere di guarire,
che ogni uomo saggio deve saper usare "( Jesus Sirach 38,
4)
...per questo c'è chi chiama la cannabis addirittura " erba
magica ", proprio per via dei suoi innumerevoli utilizzi,
talvolta talmente sorprendenti da spingere l'uomo primitivo
e medioevale ( rozzo ma efficace ), ad accostare gli effetti
benefici dei cannabinoidi alla magìa.
Informo il/i troll che in questo periodo, non spero breve,
ho molto tempo, abbastanza da passare 20 ore al giorno su
ADUC, pronto a ripostare il mio post precedente ogni volta
che vedrò la tua intestazione in cima alla lista; non
interverrò invece, naturalmente, se gli interventi visibili
saranno degli altri utenti che, quelli abituali, sono certo
che capiranno. Ad ogni modo...andale...MARCATURA A UOMO,
anzi, a pr..ehm anzi, a troll
CANNABIS & GUIDA: anteprima
Chi la adopera da anni, la cannabis, sa benissimo che quanto
dico è vero: i consumatori abituali NON hanno problemi alla
guida, contrariamente a chi adopera alcool che, anche se
abituale, è un pericolo alla guida.
Stessa cosa della cannabis vale per i farmaci oppiacei e
oppioidi, l'uso abituale non comporta apprezzabili
variazioni della capacità di guida, l'uso sporadico o a
scopo drogastico, si ( per gli oppiacei in quanto il dolore
che arginano, serve da parziale antidoto, per la cannabis
invece non ci sono differenze tra uso medico o ricreativo:
il consumatore abituale NON è un pericolo alla guida).
PERCHE' L'ANTIPROIBIZIONISMO è RAGIONEVOLE e migliora la
società:
Secondo me le leggi devono esser fatte ed hanno un senso se
tutelano le minoranze, la maggioranza si autotutela per
definizione in quanto maggioranza. Dunque che siano gay per
sposarsi o cannabisti per passatempo, edonismo, ricreazione,
dopolavoro ( gli usi medici sono assodati, perfino per
Giovanardi, dunque...), le leggi ci vorrebbero per
regolamentare l'esistente che, finchè non crea danni agli
altri, non dovrebbe esser passibile di " permesso delle
maggioranze ". Due gay non hanno bisogno del mio permesso
per sposarsi, come " X " non ha bisogno del mio permesso per
farsi le canne, finchè non danneggia me o altri ( danno
tangibile, sia chiaro).
Se poi il proibizionista di turno non riesce a prendere
sonno perché si arrovella pensando che c'è gente che si fa
le canne legalmente o che altrettanto legalmente convolano a
nozze o acquisiscono pensioni di reversibilità, beh, affari
loro, che si curino, ci sono apposta, gli psichiatri. Io
questo problema non ce l'ho, finchè non si tange il mio
intorno, non vedo con quale stupido ragionamento io possa
interferire con le scelte altrui. Stessa cosa per i
referendum...via il quorum, se uno concorda vota si, se on
concorda vota no e vince chi vince...no che se non c'è il
50+1 degli aventi diritto, a votare, il referendum si
invalida, è assurdo !! Foriero di tensione sociale e
possibile trigger per i caratteri più deboli, che
esasperati potrebbero perfino fare sciocchezze, quelle si
che danneggiano gli altri !! Abbiamo tutti interesse a
vivere in una società non pericolosa e che i problemi li
risolve o ci prova, non che li crea; la vita è già
abbastanza complicata, talvolta, per tollerare intrusioni da
parte del pinco pallo di turno.
CANNABIS & GUIDA AUTOVEICOLI CON PATENTE B
Ri accade ciò che accadeva nei '90 quando, tornando da
Amsterdam dopo aver parlato con diversi " esiliati "
statunitensi e professionisti indigeni, dicevo in Italia che
la cannabis aveva un certo potenziale terapeutico ben oltre
l'uso farmaceutico che, prima delle ipocrite proibizioni
della fibra con la scusa della droga, si faceva. Cioè, non
solo ingrediente erboristico nella farmacopea ottocentesca,
ma vera e propria farmacia vegetale con potenti inibitori
della crescirta dei vasi sanguigni nei tumori, effetto
apoptotico sulle cellule malate, proprietà antispastiche
antalgiche eccetera....insomma, dicevo tutto questo e mi
rispondevano che erano farneticazioni da drogato. Per
fortuna un amico medico che anni fa mi contestava, p venuto
a dirmi che avevo ragione 20 anni prima e che si scusava per
non avermi preso sul serio.
Stessa cosa accadrà riguardo alla capacità di guida.
Allora: se il soggetto NON è un assuntore abituale, allora
è un pericolo, diversamente, ma altrettanto di chi ha
bevuto troppo; se invece si tratta di un consumatore
abituale, anche di dosi notevoli, ha un indice di
affidabilità e sicurezza alla guida uguale o LEGGERMENTE
SUPERIORE a quello di chi non la utilizza affatto.
Ci sono solo 2 studi al mondo in proposito, abilmente
censurati, uno venne pubblicato su quattroruote 25 anni fa,
che dimostrano quanto ho espresso. So bene quali
considerazioni possa fare in proposito chi non sa, perfino i
consumatori, finchè non ci fanno caso, lo ritengono
improbabile, tanta è la forza di propaganda, censura e
pensiero unico. Piaccia o no è la realtà. C'è da vedere
quanto tempo ci vorrà prima che la società mondiale ne
prenda atto.
Non risponderò a provocazioni, ho detto la mia verità,
che in questo caso sono certo essere la Realtà, ma non
posso evitare che il mio prossimo o istintivamente, o
pervicacemente nonostante eventuali prove, possa pensare
che, anche queste, siano farneticazioni da drogato.
Ringrazio chi ha letto fino a questo punto ed invito
serenamente i lettori a diffidare di un paio di utenti che
su questo sito fanno disinformazione di tipo proibizionista.
Essere proibizionisti, per quanto scientificamente,
culturalmente, sociologicamente ed economicamente sia
SBAGLIATO ( e qui, alle persone disposte a ragionare col
proprio cervello, siamo disposti a spiegarlo), è comunque
una posizione degna di attenzione, quando è sostenuta da
persone che affrontano la discussione onestamente, non
citando studi o inesistenti oppure reali, ma fuori luogo e
validi solo in determinati contesti. Di fatto, gli studi
scientifici, sono 90 contro 2 a favore della lieve
nocività, della potenza terapeutica e di una revisione
delle leggi in senso antiproibizionista.
18 febbraio 2016 14:31 - ennius4531
Vero o falso ?
Almeno quattro ricerche, di quattro università diverse,
sono state pubblicate in questi ultimi due anni.
Queste ricerche, tra le altre cose, si avvalgono anche di
prove strumentali con cui si confermano anche i danni ...
neuronali.
Le quattro universitá sono :
l’Istituto di Psichiatria al Kings College;
University of Texas;
Harvard Medical School;
Maastricht University (Olanda).
Tutte e quattro sono arrivate alla medesima conclusione :
- come ci siano differenze cerebrali a danno dei fumatori
abituali di erbe magiche e le altre persone;
- il legame tra erbe magiche e psicosi / schizofrenia .
18 febbraio 2016 9:53 - anandamide1972
concordo con tuo questionario, io sono un paziente in cura,
ma vorrei battermi affinché anche chi è più fortunato di
me e sta bene, possa adoperare in santa pace la cannabis,
dato che ciò, ammesso che abbia un impatto sociale, lo ha
migliorativo, non abbiate paura gente...non fidatevi di chi
vi dice che la cannabis sia pericolosa, semplicemente non è
vero. Lo è, certo, come ogni cosa, ma molto meno di
qualunque altra sostanza tipo birra, caffè eccetera.
18 febbraio 2016 4:14 - LyH130
La Cannabis: vero o falso?
è meno dannosa di alcool e Tabacco, perchè a differenza di
queste, non provoca la morte.
la risposta è VERO
Se pur meno nociva di altre droghe legali, è sempre dannosa
specie in età adolescenziale.
La risposta è Vero
lo stato in 70 anni di proibizionismo a combattuto e
diminuito l'uso di questa sostanza.
FALSO lo stato ha alimentato forme di mercato alternative e
senza alcun controllo sulla qualità delle sostanze.
Le basi del proibizionismo si fondano su falsi stereotipi,
che andrebbero a identificare la cannabis come una sostanza
LETALE
VERO
A Causa del proibizionismo si fa fatica ad utilizzare la
cannabis per un suo uso terapeutico
VERO purtroppo.
La cannabis è direttamente associata al consumo di droghe
pesanti:
FALSO chi sperimenta lo fa al di fuori della sostanza che
prova, spesso spinto proprio dallo spacciatore di turno.
Legalizzando si avranno generazioni di adolescenti
deviati?
FALSO dalle analisi raccolte negli stati in cui ora è
legale, (WAshington, colorado, Olanda, Portogallo, Spagna,
Uruguai, India e Bangladesh (uso spirituale), ed altri) il
consumo di cannabis è più responsabile ed in quantità
leggermente in diminuzione, con sorprendenti benefici di
riduzione del danno.
PER i MINORENNI in ITAALIA resterebbe ILLEGALE e varrebbe la
normativa al momento vigente.
Può PORTARE una legalizzazione della cannabis dei
benefici?
SI è VERO, con i proventi si alleggeriscono le carceri ed i
tribunali, Non si discriminerebbero più milioni di
consumatori, alla pari delle sostanse ora legali e più
dannose, Verrebbe istituito il reddito minimo di
cittadinanza, creerebbe posti di lavoro, renderebbe più
veloce il lavoro nei tribunali, permetterebbe alle forze
dell'ordine di contrastare reati più gravi.
un cambio di rotta, è stato chiesto dalla direzione
nazionale antimafia, che ha dichiarato FALLITA la
repressione forzata del traffico degli stupefacenti, in
primis la cannabis, che rimane la sostanza più usata.
Vi state ancora chiedendo se legalizzare la cannabis sia
giusto? #DreamsWorld, Medical Cannabis Association, roma
17 febbraio 2016 8:53 - anandamide1972
Chi la adopera da anni, la cannabis, sa benissimo che quanto
dico è vero: i consumatori abituali NON hanno problemi alla
guida, contrariamente a chi adopera alcool che, anche se
abituale, è un pericolo alla guida.
Stessa cosa della cannabis vale per i farmaci oppiacei e
oppioidi, l'uso abituale non comporta apprezzabili
variazioni della capacità di guida, l'uso sporadico o a
scopo drogastico, si ( per gli oppiacei in quanto il dolore
che arginano, serve da parziale antidoto, per la cannabis
invece non ci sono differenze tra uso medico o ricreativo:
il consumatore abituale NON è un pericolo alla guida).
UN PO' DI LUCIDITA' e scusate la presunzione:
Secondo me le leggi devono esser fatte ed hanno un senso se
tutelano le minoranze, la maggioranza si autotutela per
definizione in quanto maggioranza. Dunque che siano gay per
sposarsi o cannabisti per passatempo, edonismo, ricreazione,
dopolavoro ( gli usi medici sono assodati, perfino per
Giovanardi, dunque...), le leggi ci vorrebbero per
regolamentare l'esistente che, finchè non crea danni aglòi
altri, non dovrebbe esser passibile di " permesso delle
maggioranze ". Due gay non hanno bisogno del mio permesso
per sposarsi, come " X " non ha bisogno del mio permesso per
farsi le canne, finchè non danneggia me o altri ( danno
tangibile, sia chiaro).
Se poi il proibizionista di turno non riesce a prendere
sonno perché si arrovella pensando che c'è gente che si fa
le canne legalmente o che altrettanto legalmente convolano a
nozze o acquisiscono pensioni di reversibilità, beh, affari
loro, che si curino, ci sono apposta, gli psichiatri. Io
questo problema non ce l'ho, finchè non si tange il mio
intorno, non vedo con quale stupido ragionamento io possa
interferire con le scelte altrui. Stessa cosa per i
referendum...via il quorum, se uno concorda vota si, se on
concorda vota no e vince chi vince...no che se non c'è il
50+1 degli aventi diritto, a votare, il referendum si
invalida, è assurdo !! Foriero di tensione sociale e
possibile trigger per i caratteri più deboli, che
esasperati potrebbero perfino fare sciocchezze, quelle si
che danneggiano gli altri !! Abbiamo tutti interesse a
vivere in una società non pericolosa e che i problemi li
risolve o ci prova, non che li crea; la vita è già
abbastanza complicata, talvolta, per tollerare intrusioni da
parte del pinco pallo di turno.
CANNABIS & GUIDA AUTOVEIOLI CON PATENTE B
Ri accade ciò che accadeva nei '90 quando, tornando da
Amsterdam dopo aver parlato con diversi " esiliati "
statunitensi e professionisti indigeni, dicevo in Italia che
la cannabis aveva un certo potenziale terapeutico ben oltre
l'uso farmaceutico che, prima delle ipocrite proibizioni
della fibra con la scusa della droga, si faceva. Cioè, non
solo ingrediente erboristico nella farmacopea ottocentesca,
ma vera e propria farmacia vegetale con potenti inibitori
della crescirta dei vasi sanguigni nei tumori, effetto
apoptotico sulle cellule malate, proprietà antispastiche
antalgiche eccetera....insomma, dicevo tutto questo e mi
rispondevano che erano farneticazioni da drogato. Per
fortuna un amico medico che anni fa mi contestava, p venuto
a dirmi che avevo ragione 20 anni prima e che si scusava per
non avermi preso sul serio.
Stessa cosa accadrà riguardo alla capacità di guida.
Allora: se il soggetto NON è un assuntore abituale, allora
è un pericolo, diversamente, ma altrettanto di chi ha
bevuto troppo; se invece si tratat di un consumatore
abituale, anche di dosi notevoli, ha un indice di
affidabilità e sicurezza alla guida uguale o LEGGERMENTE
SUPERIORE a quello di chi non la utilizza affatto.
Ci sono solo 2 studi al mondo in proposito, abilmente
censurati, uno venne pubblicato su quattroruote 25 anni fa,
che dimostrano quanto ho espresso. So bene quali
considerazioni possa fare in proposito chi non sa, perfino i
consumatori, finchè non ci fanno caso, lo ritengono
improbabile, tanta è la forza di propaganda, censura e
pensiero unico. Piaccia o no è la realtà. C'è da vedere
quanto tempo ci vorrà prima che la società mondiale ne
prenda atto.
Non risponderò a provocazioni, ho detto la mia verità,
che in questo caso sono certo essere la Realtà, ma non
posso evitare che il mio prossimo o istintivamente, o
pervicacemente nonostante eventuali prove, possa pensare
che, anche queste, siano farneticazioni da drogato.
17 febbraio 2016 8:23 - ennius4531
Perché la marijuana è vietata...
Da Aduc ...
AUSTRALIA - Uso cannabis regolare sotto 17 anni. Studio:
maggiore rischio suicidio e abbandono studio
Notizia 10 settembre 2014 12:28
Chi usa regolarmente cannabis prima dei 17 anni ha una
probabilità di oltre il 60% maggiore di abbandonare gli
studi secondari ed è a rischio significativamente più alto
di non completare quelli universitari, di usare altre droghe
e di tentare il suicidio, rispetto a chi non l'ha mai
fumata.
Uno studio australiano del Centro Nazionale di Ricerca su
Droghe e Alcool dell'Università del Nuovo Galles del Sud
conclude inoltre che non vi è un livello 'sicuro' di uso da
parte di adolescenti, e che i risultati educativi più
scarsi e i rischi accresciuti si verificano anche fra chi
usa la droga meno di una volta al mese. Gli studiosi hanno
elaborato i dati di 3765 partecipanti che hanno usato
cannabis, da tre ampi studi di lunga durata sulla frequenza
e sugli effetti del suo uso.
Secondo gli autori della ricerca, pubblicata su The Lancet
Psychiatry, si tratta della dimostrazione più fondata dei
danni della marijuana negli anni dell'adolescenza. I
ricercatori hanno esaminato una serie di aspetti dello
sviluppo fino all'età di 30 anni: completamento degli studi
secondari, conseguimento di una laurea, dipendenza dalla
cannabis, uso di altre droghe illegali, tentativi di
suicidio, e depressione.
Gli adolescenti sotto i 17 anni che assumevano cannabis
quotidianamente avevano una probabilità di oltre il 60%
minore di completare la scuola superiore o l'università,
sette volte più alta di tentare il suicidio, 18 volte
maggiore di sviluppare dipendenza dalla cannabis e otto
volte maggiore di usare altre droghe illegali più tardi
nella vita.
"I risultati sono particolarmente tempestivi, dato che
diversi Stati Usa e paesi dell'America Latina si muovono
verso la depenalizzazione o legalizzazione della cannabis,
che la renderebbero più accessibile ai più giovani",
scrive il principale autore dello studio, Edmund Silins. "Le
autorità devono essere consapevoli che un suo uso in
adolescenza è associato a una serie di esiti negativi sulla
salute, sul benessere e sull'affermazione personale",
aggiunge.
16 febbraio 2016 10:37 - peddizzone
Perché la marijuana è vietata? Il vero motivo è peggiore
di quanto si possa immaginare
Ci sono sempre più persone nel mondo che si chiedono:
perché è vietata la marijuana? Perché le persone che la
consumano o la vendono vengono ancora arrestate?
Molti presumono che, da qualche parte nel mondo e in un
momento dato, ci sia stato qualcuno che con prove
scientifiche alla mano abbia dedotto che la cannabis fosse
molto più letale di qualsiasi altra droga usata allora,
più dell'alcool e delle sigarette, per intenderci.
C'è stato quindi qualcuno che si è preso la briga di
interessarsi alla faccenda per il bene di tutti.
Tuttavia, quando ho iniziato ad analizzare gli archivi
pubblici, durante le ricerche per il mio libro Chasing the
Scream: The First and Last Days of the War on Drugs, con
l'obiettivo di scoprire perché la cannabis fu vietata negli
anni trenta, mi sono reso conto che non è andata proprio
così.
Niente affatto.
Nel 1929, un signore di nome Harry Anslinger è stato posto
a capo del Dipartimento del Proibizionismo di Washington. A
quell'epoca il governo era totalmente incapace di gestire il
divieto legato al consumo dell'alcool. I gangster detenevano
il controllo di interi quartieri. L'alcool, la cui
diffusione era nelle mani dei criminali, era una vera e
propria piaga.
Per questo si decise di porre fine al divieto di assunzione
di bevande alcoliche ma tale decisione spaventava Harry
Anslinger. Si trovava a capo di un dipartimento enorme e
c'era ben poco che potesse fare. Fino a poco prima della
liberalizzazione dell'alcool aveva sostenuto che la cannabis
non rappresentava un problema. Non è nociva, dichiarava, "e
non c'è niente di più assurdo dell'idea" che possa rendere
le persone violente.
harry anslinger
Harry J. Anslinger, commissario del Dipartimento del Tesoro
del Federal Bureau della Narcotici, posa in una foto
scattata il 24 settembre del 1930. (AP Photo)
Poi, improvvisamente, quando il suo dipartimento ebbe la
necessità di trovare un nuovo bersaglio, annunciò di aver
cambiato idea.
A tal fine, ha spiegato alla popolazione a quali conseguenze
porta il consumo di cannabis.
In primo luogo, fa cadere in "una rabbia delirante." Si cade
in una voragine di "sogni ... a sfondo erotico." In seguito,
"si perde la capacità di formulare pensieri connessi tra
loro." In ultimo, si raggiunge l'inevitabile punto finale:
"la pazzia".
La marijuana trasforma il consumatore in una "bestia
selvaggia". Anslinger ha avvertito: se la marijuana
incontrasse Frankenstein, quest'ultimo morirebbe di
paura.
Harry Anslinger si ossessionò con un caso in particolare.
In Florida, un ragazzo di nome Victor Licata uccise la
famiglia a colpi di ascia. La spiegazione che Anslinger
fornì agli Stati Uniti sull'accaduto fu: ecco ciò che
accade quando si fuma "l'erbaccia demoniaca." Il caso è
passato alle cronache gettando il panico tra gli
statunitensi.
Quali erano le prove che possedeva Harry Anslinger? Solo ora
si scopre che scrisse a trenta scienziati importanti
chiedendo se la cannabis fosse pericolosa e se per questo
dovesse essere vietata.
In ventinove risposero di no.
Anslinger scelse l'unico scienziato che rispose in maniera
affermativa e lo portò all'attenzione di tutti. La stampa,
ossessionata con il caso di Victor Licata, li acclamò.
In un clima denso di panico, la marijuana fu messa al bando.
In seguito, gli Stati Uniti chiesero agli altri paesi di
fare altrettanto. Molti stati la considerarono un'idea
inetta e si rifiutarono. Per esempio, il Messico decise che
le scelte politiche relative alle droghe dovevano essere
determinate dai medici. Secondo questi, la cannabile non
provocava tali problemi e per questo rifiutarono di
vietarla. Gli Stati Uniti si infuriavano, Anslinger ordinò
di seguire la stessa linea ma il Messico continuò a
rifiutarsi fino a che gli Stati Uniti non tagliarono la
fornitura di antidolorifici. Nel momento in cui negli
ospedali messicani i cittadini iniziarono ad agonizzare, il
paese fu costretto a dichiarare la propria guerra alla
droga.
"Le prove scientifiche dimostrano che la cannabis è più
sicura dell'alcool. Negli Stati Uniti, l'alcool uccide
quarantamila persone all'anno, mentre la cannabis
nessuna."
Se sul piano internazionale Anslinger era riuscito a zittire
il Messico, sul fronte interno c'erano ancora molte domande
alle quali doveva dare una risposta. Michael Ball,
importante medico statunitense, scrisse Harry Anslinger
manifestando le sue perplessità. Spiegò che ai tempi
dell'università aveva fatto uso di cannabis e l'unico
effetto che ebbe fu la sonnolenza. "È probabile che la
cannabis faccia impazzire un numero trascurabile di persone"
scrisse, " ma abbiamo bisogno che ce lo dimostri la ricerca
scientifica. "
Risoluto, Anslinger rispose: "non è possibile temporeggiare
contro questo demonio chiamato marijuana " e spiegò che non
ci sarebbero stati fondi per finanziare tale ricerca. Né
allora, né mai.
Per diversi anni, i medici provarono a dimostrargli che le
sue supposizioni erano sbagliate, ogni volta li aggrediva
avvertendogli di "muoversi su un terreno pericoloso" e
consigliandogli di badare a ciò che dicevano.
Oggi, gran parte del mondo osserva ancora con il divieto di
consumo di cannabis introdotto da Harry Anslinger sull'onda
del panico di rilevanza nazionale che suscitò l'omicidio
commesso da Victor Licata.
Ma ecco l'inghippo. Anni dopo, qualcuno è andato a
rovistare tra i documenti psichiatrici di Victor Licata e si
è scoperto che non ci sono prove che abbia mai usato
cannabis.
Nella sua famiglia c'erano molti problemi psichici. Un anno
prima gli avevano consigliato di internarlo ma la famiglia
si rifiutò. I suoi psichiatri non hanno mai fatto menzione
del suo presunto consumo di marijuana.
La cannabis fa, dunque, impazzire i suoi consumatori?
L'ex consigliere capo in materia di droga per il governo
britannico, David Nutt, spiega che se la cannabis provocasse
psicosi in maniera palese, allora sarebbe molto facile
dimostrarlo.
In tal caso, aumentando il consumo di cannabis, aumenterebbe
la psicosi. Viceversa, diminuendo il consumo di cannabis,
diminuirebbe la psicosi.
Dai dati raccolti in diversi paesi, si evince che non è
così. Per esempio, in Gran Bretagna, il consumo di cannabis
è aumentato del quaranta percento a partire dagli anni
sessanta, mentre i tassi di psicosi sono rimasti stabili.
In realtà, le prove scientifiche dimostrano che la cannabis
è più sicura dell'alcool. Se ogni anno negli Stati Uniti
l'alcool provoca quarantamila vittime, la cannabis nessuna,
anche se Willie Nelson sostiene che un suo amico sia morto a
causa di una balla di cannabis cadutagli sulla testa.
mason tvert
[FOTO: Mason Tvert]
Mason Tvert, giovedì 6 maggio 2010. (AP Photo / David
Zalubowski)
Per questo motivo, nel 2006 un uomo del Colorado di nome
Mason Tvert lanciò una sfida all'allora sindaco di Denver e
in seguito governatore, John Hickenlooper. Hickenlooper è
il proprietario di diverse birrerie che vendono alcool in
tutto lo stato, un'attività che lo ha ricco. Tuttavia,
Hicknelooper sosteneva che la cannabis è nociva e che
pertanto doveva essere vietata. Così Mason lo sfidò in un
a duello. Uno avrebbe avuto a disposizione una cassa di
alcool, l'altro un pacchetto di spinelli. La sfida si
sarebbe combattuta a colpi di tiri per l'uno e sorsi per
l'altro, al fine di vedere chi morisse prima.
Si è trattato di un vero e proprio Mezzogiorno di Fuoco.
Mason ha continuato a condurre la campagna per la
legalizzazione della cannabis nel suo stato e la popolazione
del Colorado l'ha sostenuto facendogli aggiudicare il
cinquantacinque percento dei voti. Ora gli adulti possono
acquistare legalmente la cannabis nei negozi autorizzati,
essa è soggetta a tasse e il denaro ricavato va a
sovvenzionare l'edilizia scolastica. Un anno e mezzo dopo la
legalizzazione, il consenso ha raggiunto il sessantanove per
cento e anche il governatore Hickenlooper lo considera "buon
senso".
Nel frattempo, il Colorado non si è trasformato ancora in
quel luogo pieno di gente strana che ammazza la propria
famiglia.
Non è forse arrivato il momento di ascoltare la scienza e
smetterla con la storia dell'ascia di Victor Licata?
11 febbraio 2016 1:07 - daniel79
I politici dovrebbero legiferare la proposta per la
legalizzazione della canapa già depositata in parlamento in
tempi rapidi..e magari la magistratura nel frattempo farà
da spartiacque...ormai è palese anche ai più ottusi che il
proibizionismo ha fallito...a sostenerlo sono rimasti coloro
che con la cannabis illegale ne traggono profitto ( lobbysti
farmaceutici, comunità di recupero, politici collusi con
organizzazioni criminali ecc.)
10 febbraio 2016 19:22 - peddizzone
INECCEPIBILE!!!!
...ci è voluto un secolo ma alla fine l'evidenza delle
evidenze è salita a galla.
santapazienza.