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18 ottobre 2008 0:00 - mah
"Le banche non dovrebbero neppure esistere, i prestiti dovrebbero essere erogati dallo stato e a tassi sostenibili..."

bello, fantastico, suggestivo... ma poi spiegami quali soldi può prestare uno stato indebitato!!!!
18 ottobre 2008 0:00 - Non-Vi-Fregate!
Le banche non dovrebbero neppure esistere, i prestiti dovrebbero essere erogati dallo stato e a tassi sostenibili...
Quand'è che le masse prenderanno coscienza del loro osceno stato di sudditanza e si libereranno una volta per tutte dei propri aguzzini-vampiri?...
In pratica, con il piano di aiuti alle banche ora gli stati esigeranno dai loro sudditi altri soldi per salvare quelle stesse persone dalle quali sono stati fino ad oggi vessati e sfruttati: un altro capolavoro del capitalismo!...
18 ottobre 2008 0:00 - Lorena Nicardi
Mi è già capitato di essere in dissenso con voi (vedi storia dei bovini clonati per l'alimentazione) ma questa volta sono esterefatta. Ho letto per ben due volte questo articolo senza capirci un accidente se non una sfilza di scempiaggini qualunquiste degne di una discussione da bar sport. Possibile che un'organizzazione per la difesa dei consumatori, sempre pronta a dar battaglia (giustamente!) su ogni centesimo della bolletta dell'Enel, di fronte ad una catastrofe finanziaria, ad una rapina di proporzioni planetarie, riesca a produrre come eleaborazione questo ignobile guazzabuglio di trivialità? E' vero che a volte l'imbarazzo è talmente forte che porta quasi alla paralisi cerebrale. Cos'è successo? Forse che le bellurie del neoliberismo (mai criticato se non nei suoi aspetti disfunzionali più marginali) vengono al pettine? Via, persino i grandi vati del liberismo selvaggio, si presentano col cappello in mano ed ammettono che forse si è esagerato un po' con la deregulation. Invece i grandi imperatori della finanza selvaggia, al pari del re nudo della famosa favola,anche dopo essere stati del tutto sbugiardati, continuano a pavoneggiarsi nel vestito che non c'è. I più imbarazzati sono forse i valletti che da sempre reggono lo strascico e continuano a farlo, goffamente, anche quando non c'è più. Complimenti!
15 ottobre 2008 0:00 - Sauro Mazzante
Come mai le associazioni dei cons8umatori non affrontano questo problema di cui ormai si parla anche in tv e nei siti finanziari suscita perplessità? Riporto quello che ho letto in un sito di finanza.
COME VALUTIAMO I NUOVI PROVVEDIMENTI SULLE BANCHE


Lo stato Italiano entra nel capitale delle Banche.

Credo che le Banche siano un'Istituzione che svolge un servizio pubblico.

Sino ad ora hanno fatto principalmente un servizio a se stesse e ai suoi manager.

Se lo Stato deve entrare nello Banche ci deve entrare con il diritto di voto e non solo tramite azioni privilegiate.

E' troppo comodo che le banche fanno i loro interessi, li fanno pure male, si indebitano e, poi, lo Stato ci deve mettere una pezza senza contare.

Lo dovrebbe fare con tutte le banche e non solo con quelle con i conti non in ordine.

Non si può solo prendere debiti e lasciare gli utili.

Credo che quello a cui stiamo assistendo è il fallimento della politica delle privatizzazioni in alcuni importanti settori di pubblica utilità (lo stesso potrebbe succedere alla sanità, alle scuole, alle pompe di benzina, alle municipalizzate ecc).

Ricordo che, probabilmente, per far fronte a questa operazione e a quello dell'aumento da 20 a 100 mila euro del fondo sui depositi, lo Stato Italiano ha aumentato i bot in circolazione del 50% (da 4 a 6 miliardi di euro).

Questo significa che l'Italia si è indebitata di più, avendo già un debito del 104%.

In seguito a ciò non è detto che si possa assistere ad un nuovo abbassamento del rating della nostra Nazione (oggi A+, il peggiore tra il g7, mentre tutti gli altri hanno AAA) con tutte le conseguenze che ne derivano.

Qualora l'italia dovesse scendere sotto l'investiment grade (BBB) i fondi dovrebbero vendere i nostri titoli di Stato.

Ecco perchè non capisco questa corsa ai titoli di Stato.
15 ottobre 2008 0:00 - Marco
E' interessante rilevare che quando ''il popolo'' chiedeva soldi al Governo per pensioni migliori, investire sui giovani per istruzione ed occcupazione, migliorie alla sanita' e servizi questi soldi non erano mai disponibili...adesso sono spuntati fiumi di denaro per salvare degli istituti alla fine privati...
Carino!
Marco.
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