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22 gennaio 2016 18:26 - savpg8801
Il principio di legge che"la banca ne acquista la proprietà" va visto non così semplicemente come si è inteso fare adesso che la politica non vuole più pagare(o ne è obbligata in base a interessate norme europee), ma va interpretato nel senso che la banca acquisisce danaro che non potrà mai più restituire: cioè IL MEDESIMO(stesse banconote con stesso numero di serie) danaro per il semplice fatto che immediatamente lo smaltisce in varie vie. Quindi acquisisce , ma è OBBLIGATA a restituirlo A VISTA (a parte gli eventuali preavvisi ) ed in uguale specie. Va da sè che la norma, se non fosse stata fatta avrebbe innescato la pretesa del versante di riavere il proprio denaro (non l'equipollente), ma proprio lo STESSO con le stesse serie; cosa riservata al princìpio delle cassette di sicurezza.Punto.
Pertanto è disattesa.
Il codice riguardo a queste norme è vecchio.
Come la mettiamo con la provvista sotto altre forme? Un bonifico, un trasferimento di fondi elettronico, un accredito di sconto effetti, ed altre forme"virtuali" cioè dematerializzate sono sempre elementi che vanno a far capo a un credito, sia esso su conto corrente o deposito.
Sotto questo punto di vista si tratta di ragionare. O dar pace pedissequamente al vecchio princìpio di legge, o valutare la composizione del saldo. Quindi basterebbe la norma della "restituzione a vista" per dare ragione a chi si oppone a questi utilizzi-rapina di mala interpretazione.
L'altro punto dolente è che un obbligazionista subordinato non è "padrone" dell'azienda, non partecipa alle assempblee con titolo decisionale, non amministra l'azienda e quindi non può venir chiamato a coprire buchi da esso non fatti.
Qui si sta giocando con il fuoco.
Si sta operando con lo stesso princìpio che: se lo stato non ha soldi per fare carceri o non velocizza i tribunali, i condannati devono uscire per indulti o amnistie. Questa è una similitudine che fa capo all'assunto che, se lo Stato non può più intervenire, qualcuno(e chi se non i depositanti magari pure ignari) deve pur farlo, ma per forza maggiore(certamente ingiusta).
Per quanto riguarda gli azionisti si può, invece, definirne una certa responsabilità in quanto "proprietari" dell'azienda (in questo caso bancaria) e che da sempre essendo a responsabilità limitata quali le S.p.A., ne pagano in prima persona le conseguenze (ma solo per il capitale posseduto). In questo caso, data la velocità di realizzo, (anche con decurtazione) l'azionista si può liberare in tempo reale vendendo ad altro ignaro aspirante.
Con le obbligazioni non si potrebbe ipotizzare questa possibilità in quanto spesso non quotate sul mercato e, ovviamente, se le vai a vendere alla stessa banca, essa non te le compra.
Quindi,salvo le azioni, il resto è assolutamente vessatorio, pur essendo legato a legalità per via di norme a cui nessuno ha mai fatto veramente ostruzione. Si spera solo in questo.
26 novembre 2015 18:34 - daniele7371
...L' articolista non si vuole sbilanciare in senso politico (anche giusamente) ma la realtà su queste bufale è una sola ed è di stampo propagandistico e "leccaculiano" di certi giornali che devono difendere gli interessi di finanziarie amiche (Mediolanum) e cavalcare londa populista anti-europea e anti-governativa !!!...
27 settembre 2015 13:49 - Killer in pensione
Grazie a macheneso.

Questo punto meriterebbe un articolo ad hoc. A mio modesto avviso.
27 settembre 2015 10:52 - macheneso
Codice Civile, articolo 1834: "Nei depositi di una somma di danaro presso una banca, questa ne acquista la proprietà ed è obbligata a restituirla nella stessa specie monetaria, alla scadenza del termine convenuto ovvero a richiesta del depositante, con l'osservanza del periodo di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi".
27 settembre 2015 8:09 - Killer in pensione
Nei commenti scrive che "...Bisogna capire che i soldi depositati in banca non sono più del correntista.
Questo è un fatto.Fino a quando sono depositati in banca, legalmente, sono della banca la quale si impegna a renderli di nuovo disponibili ad immediata richiesta..."

Potrebbe gentilmente fornire dei riferimenti normativi?
22 luglio 2015 6:01 - lucillafiaccola1796
beh il bail in parla chiaro. In ogni caso Io non mi fido di nessuno. Ricordate il "signor" giulian amatto ed il prelievo nottetempo e forzosissimo del &% su TUTTI i cc bancari e postali? Ed il fatto che le banche si iscrivano a "riserve" i soldi dei cc bancari dei depositanti...? Già se li sono "imbertati" E che significa che uno che ha sopra i 100 mila li debba "investire" nel gioco d'azzardo della speculazione? IO MELI MAGNO MA NON LI BUTTO!
Notare che l'appropriazione indebita art 646 del codice penale è stato "depenalizzato" assieme ad altri 111 "reati" ora ex reati. Nel codice civile non c'è traccia del reato di "appropriazione indebita" né di "frode" e/o "truffa"
PER FORTUNA ESISTE IL CODICE DELLA NAVIGAZIONE che né merdel, né $trenzi er bucia possono "modificare"
22 luglio 2015 0:56 - michele6949
Si , modestamente , avevo gia´ compreso che l alternativa e´ tra far pagare o lo stato
o il correntista , quando lessi l annuncio
della legge alla fine dello scorso anno.
Pensavo al caso di Commerzbank ( dato che vivo in Germania) per la quale lo stato
tedesco ha dato 10 miliardi di Euro per salvarla . Questa legge in Germania e´
gia´in vigore , un altro esempio di come
i cittadini tedeschi fanno gia´ sacrifici
e questo li rende poco disposti ad accettare
di sostenere i greci .
Pero´ IMHO il problema , oggettivamente,
si pone .
20 luglio 2015 18:56 - macheneso
L'azienda ancora di più deve gestire il rischio. In quelle grandi esistono apposite funzioni che si occupano anche di questo genere di rischi. Le altre è meglio che si sveglino. Diversificare serve anche ad essere in grado di lavorare con più banche, ad esempio. E non c'è bisogno di finire fuori dalla UE per diversificare, e per molte aziende nemmeno c'è bisogno di finire fuori dal proprio paese.

Un esempio di questi giorni: le aziende greche, per paura che le banche siano insolventi o assoggettate a controlli specifici, fanno a gara per pagare le fatture (i bonifici non sono limitati come i prelevamenti di contante) anche a costo di pagare in anticipo. Una sorta di scaricabarile dove perde (ovvero rischia) chi ha il saldo del conto troppo gonfio.

Vedi che quando c'è l'urgenza, come ci si muove...muoversi per tempo evita di dover correre ai ripari quando è troppo tardi.
20 luglio 2015 17:30 - massimo1062
il problema e' perfettamente inquadrato per quel che riguarda i c/c dei privati ,che e' molto difficile superino i 100.000 euro.per le aziende pero' il problema rimane ed e' molto penalizzante per il sistema bancario europeo.si puo' anche pensare che grandi aziende pur operando in europa depositino i loro contanti in banche extra europee per non correre questi rischi.certo non e' per parlar male dei burocrati ma in questo caso la falla e' stata aperta,si e' penalizzato il sistema bancario europeo nei confronti di quello svizzero o inglese(?).lei e' stato molto chiaro ed ha spiegato molto bene come non sia giusto che i cittadini paghino sempre per colpe e leggerezze altrui,ma per il resto come la mettiamo ??
17 luglio 2015 10:06 - Alessandro Pedone
@michele
qui non si tratta di "prelievo".
Qui si tratta di cosa fare quando i soldi non ci sono più.
Bisogna capire che i soldi depositati in banca non sono più del correntista.
Questo è un fatto.
Fino a quando sono depositati in banca, legalmente, sono della banca la quale si impegna a renderli di nuovo disponibili ad immediata richiesta.
Ma se questo non può accadere per una crisi di liquidità della banca che si fa?
E' questo il problema. O ce li mette lo stato, o ce li mette l'investitore.
Non c'è nessun "prelievo".

Che la responsabilità non sia del cliente è evidente.
Ma la responsabilità allora è di tutti i cittadini che dovrebbero pagare?
Qui non si tratta di far pagare il responsabile, per la semplice ragione che il responsabile non avrà mai i soldi per pagare.
Sarebbe giusto, in teoria, che i responsabili venissero toccati (anche nel portafoglio), ma questo non per risarcire (perché non si potrà mai fare) ma per ridurre la probabilità che queste cose accadono di nuovo.

Tutto quello che si chiede al correntista è di stare attento a non detenere importi superiori a 100 mila euro totalmente liquidi in banche in difficoltà (e, come dimostra il caso di MPS, quando una banca è in difficoltà lo sanno proprio TUTTI per tempo).
Non mi sembra che si chieda molto.

La cosa su cui si dovrebbe concentrare l'attenzione non sono i depositi, ma le obbligazioni bancarie. Però di questo sembra non interessare nessuno, salvo poi lamentarsi quando il problema scoppia e ci tocca nel concreto.
16 luglio 2015 16:55 - michele6949
Va bene , IL GIORNALE e´ stato grossolano
nel titolare di un prelievo forzoso .
Ma se si e´ onesti , si deve riconoscere
che subire un prelievo del proprio conto
corrente , e´ sempre sgradevole ,non importa per quale motivo!
E bisogna riflettere su quale possibilita´
decisionale ha un correnstista sulle politiche
di investimento della propria banca.
Prendiamo ad esempio ,dato che sono
senese , il caso concreto del MPS ,
banca che e´ stata sotto l influenza
di un certo Partito .
Mi sembra evidente che i buchi
non siano responsabilita´ dei correntisti,
, ma degli amministratori. No?
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