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25 dicembre 2015 9:21 - ennius4531
... mah..
una scuola senza '...le religioni, filosofie e/o ideologie ..', che scuola sarebbe se la 'cultura' , piaccia o no, discende appunto da queste produzioni mentali umane ?

Oppure esiste una entità che definiremo 'Laica', che é al di sopra di tutto, i cui depositari sono pochi eletti ?

Riguardo i delitti compiuti nel passato, quanti ne sono stati fatti in nome della dea 'Ragione' fonte di 'Virtù ' capace di realizzare il paradiso in terra ?

Vogliamo citare i giacobini, che tagliavano teste in base allo status sociale per poi dopo tagliarsele a vicenda, per arrivare a dire che "la repubblica non ha bisogno di scienziati" quando ghigliottinó Lavoisier .

Oppure gli adepti del marxismo 'scientifico' il cui fare ha contabilizzato almeno una ottantina di milioni di vittime ?

Se questo dio Laico teme un presepe o 'tu scendi dalle stelle ' , deve essere un dio gran fragile e timoroso il cui impegno massimo consiste, come propugnarono i giacobini ed altri, nell'azzerare la Storia.

Evidentemente, per fm_law, Benedetto Croce quando concluse in un suo saggio ' .. Perché non possiamo non dirci "cristiani" ' , non ha capito niente.....
23 dicembre 2015 21:21 - fm_law
premesso che aborro qualunque fanatismo o intergalismo, reputo che la religione è un fatto ESCLUSIVAMENTE privato.
è assurdo che ci sia nelle scuole un'ora di religione o voler imporre presepi o altro.
chi crede, e mi riferisco a tutte le religioni, filosofie e/o ideologie, lo faccia a casa sua e fra i suoi concredenti. i cosiddetti missionari o i crociati hanno commesso già troppi delitti.
3 dicembre 2015 19:43 - lucillafiaccola1796
sini titti ini missi di strinzite!!!!
nin sini pii pii!!!
Bistiiiiiiiiii!!!!!!
3 dicembre 2015 0:05 - marco3641
Non entro nel merito del reale svolgimento dei due episodi.
Ricordo solo di aver sentito una “testuale” dichiarazione del preside di Rozzano che si sarebbe giustificato dicendo che festeggiare il Natale (col presepio o in mensa non lo so, a questo punto) dopo i recenti fatti di Parigi sarebbe stata una “provocazione”. Anche questa dichiarazione sarebbe un’invenzione dei media o del politico di turno? Mah, non mi sembra che nessuno l’abbia comunque smentita.
Ma non è questo il punto.
Quello che mi pare strano è che ogni volta che succedono fatti del genere, pompati o meno dalla stampa, c’è sempre una schiera infinita di addetti ai lavori che prendono carta, penna e microfoni, ansiosi di smentire. E che mai e poi mai chiamano col loro nome i vigliacchi e gli imbelli che popolano ogni paese (ma in Italia sembrano proliferare molto più che altrove), ma si scagliano invece contro chi cerca di preservare quel poco di dignità ed identità culturale che ci è rimasta, sia che lo facciano per un fine nobile o per mero interesse.
E mi dispiace che anche una voce fuori dal coro come l’Aduc si unisca a questa schiera di censori: non ne hanno proprio bisogno.
Da ragazzo leggevo con entusiasmo, ma soprattutto con curiosità, le avventure di Capitan America.
E ridevo fra me al pensiero che un personaggio a fumetti così in Italia non sarebbe mai potuto nascere, o comunque sopravvivere. Ma ve l’immaginate un “Capitan Italia” bardato di tricolore? Gli intellettuali nostrani lo avrebbero fatto a pezzi e ridicolizzato ferocemente, costringendolo a chiudere fin dal primo numero, se mai gli avessero consentito di uscire anche una sola volta nelle edicole.
E crescendo non mi sono mai più stupito della gente che tifava l’Unione Sovietica o la Germania Est quando giocavano contro l’Italia pallonara, fino ad arrivare più recentemente alle scritte “10 – 100 – 1.000 Nassiriya”.
Non so se sia sempre stato così in Italia: di sicuro a memoria d’uomo (la mia memoria) sì.
Però che temo che sia un vezzo antico, se anche qualcuno secoli fa scriveva “Ahi serva Italia, di dolore ostello”.
Ma non siamo capaci di un minimo di orgoglio, di spina dorsale? Dobbiamo sempre esaltare ciò che viene dall’esterno, martoriando e soffocando le nostre identità e le nostre qualità?
Fra poco ci sarà qualcuno che ci dirà che è meglio far indossare il velo anche alle nostre mogli e alle nostre figlie, per non offendere le “altre culture”.
E magari anche che sia opportuno inginocchiarsi rivolti alla Mecca 4 o 5 volte al giorno, per non fare sentire a disagio i nostri “ospiti”. E la solita schiera si accoderà sostenendo che sarebbe un grande segno di civiltà e di progresso, bollando come razzisti in cerca di voti quelli che si opporranno?
2 dicembre 2015 9:16 - ragno96
Perfetto.....
2 dicembre 2015 8:40 - pat1948
Certo che l'articolo è fondamentalmente corretto se non fosse per poco di acredine che è sempre presente ogni volta che si parla di cattolicesimo.
Avrei preferito che fosse marcata anche una profonda critica a quei giornali o telegiornali e salotti tv che sguazzano nelle notizie senza prima verificare la verità delle cose.
pat
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