Il principio di legge che"la banca ne acquista la
proprietà" va visto non così semplicemente come si è
inteso fare adesso che la politica non vuole più pagare(o
ne è obbligata in base a interessate norme europee), ma va
interpretato nel senso che la banca acquisisce danaro che
non potrà mai più restituire: cioè IL MEDESIMO(stesse
banconote con stesso numero di serie) danaro per il semplice
fatto che immediatamente lo smaltisce in varie vie. Quindi
acquisisce , ma è OBBLIGATA a restituirlo A VISTA (a parte
gli eventuali preavvisi ) ed in uguale specie. Va da sè che
la norma, se non fosse stata fatta avrebbe innescato la
pretesa del versante di riavere il proprio denaro (non
l'equipollente), ma proprio lo STESSO con le stesse serie;
cosa riservata al princìpio delle cassette di
sicurezza.Punto.
Pertanto è disattesa.
Il codice riguardo a queste norme è vecchio.
Come la mettiamo con la provvista sotto altre forme? Un
bonifico, un trasferimento di fondi elettronico, un
accredito di sconto effetti, ed altre forme"virtuali" cioè
dematerializzate sono sempre elementi che vanno a far capo a
un credito, sia esso su conto corrente o deposito.
Sotto questo punto di vista si tratta di ragionare. O dar
pace pedissequamente al vecchio princìpio di legge, o
valutare la composizione del saldo. Quindi basterebbe la
norma della "restituzione a vista" per dare ragione a chi si
oppone a questi utilizzi-rapina di mala interpretazione.
L'altro punto dolente è che un obbligazionista subordinato
non è "padrone" dell'azienda, non partecipa alle assempblee
con titolo decisionale, non amministra l'azienda e quindi
non può venir chiamato a coprire buchi da esso non
fatti.
Qui si sta giocando con il fuoco.
Si sta operando con lo stesso princìpio che: se lo stato
non ha soldi per fare carceri o non velocizza i tribunali, i
condannati devono uscire per indulti o amnistie. Questa è
una similitudine che fa capo all'assunto che, se lo Stato
non può più intervenire, qualcuno(e chi se non i
depositanti magari pure ignari) deve pur farlo, ma per forza
maggiore(certamente ingiusta).
Per quanto riguarda gli azionisti si può, invece, definirne
una certa responsabilità in quanto "proprietari"
dell'azienda (in questo caso bancaria) e che da sempre
essendo a responsabilità limitata quali le S.p.A., ne
pagano in prima persona le conseguenze (ma solo per il
capitale posseduto). In questo caso, data la velocità di
realizzo, (anche con decurtazione) l'azionista si può
liberare in tempo reale vendendo ad altro ignaro
aspirante.
Con le obbligazioni non si potrebbe ipotizzare questa
possibilità in quanto spesso non quotate sul mercato e,
ovviamente, se le vai a vendere alla stessa banca, essa non
te le compra.
Quindi,salvo le azioni, il resto è assolutamente
vessatorio, pur essendo legato a legalità per via di norme
a cui nessuno ha mai fatto veramente ostruzione. Si spera
solo in questo.
13 gennaio 2016 6:30 - tadiottof
la mia analisi sul RISPARMIO
Il risparmio e' gestito dalle banche e lo usano per
finanziare gli industriali amici.
Il capitale di rischio quindi e' a rischio solo per i
pensionati e i risparmiatori.
Aggiungero' altre osservazioni in proposito, sui commenti
che arriveranno, se ci saranno, al mio post.
8 gennaio 2016 16:41 - antonio2420
Grande Alessandro,
sempre molto ma molto interessante. Anche io non dormo la
notte pensando a questo stato di cose. Per esempio leggendo
il tuo articolo ho pensato che trasformando tutte le figure
del panorama finanziario in consulenti indipendenti e
impedendo contemporaneamente al sistema bancario di vendere
prodotti senza 'ricetta' si potrebbe incominciare a
risolvere il problema!
Ok un po' troppo utopistico ma da quando ho capito come
vanno le cose in Italia non riesco a trovare una soluzione
che non coinvolga le banche se non quella prospettata da te
ma che ci obbliga purtroppo tutti ad un investimento di
molto lungo periodo.
8 gennaio 2016 10:11 - neru
Caro Pedone, condivido al 100%
Il lettore "francesco6193" (che si contraddice quando
afferma di ssere uno strenuo sostenitore dell'educazione
finanziaria fai da te per poi chiude asserendo - a mio
parere molto giustamente - che l'educazione finanziaria
dovrebbe essere insegnata fin dalla più tenera età) è il
prodotto anch'egli dell'attuale voluta e reiterata
mistificazione nell'abuso del termine di "cosulente
finanziario" adobrando possibili conflitti d'interesse.
Forse gli è sfuggito un tuo recente intervento
chiarificatore al riguardo che farebbe bene andarsi a
leggere:
http://investire.aduc.it/editoriale/consulenti+finanziari+ha
+vinto+momento+lobby_23752.php
7 gennaio 2016 22:24 - francesco6193
Caro Dott. Paone
Solo in parte in accordo con Lei,solo in parte...
Sono e sempre saro' uno strenuo sostenitore dell'
educazione finanaziaria fai te !! Non mi dica che
regolamenti o MIFID ( semplificati ) che dir si voglia
(modificati) possono salvarci dall'astuzia e avidità delle
banche e del sistema. Poi per quanto riguarda i consulenti
finanaziari, non se ne abbia a male dottore ma qui subentra
un conflitto d'interessi...o erro ??. Provi a chiedere ai
clienti di qualsiasi bar sport italiano "" cosa ha fatto il
Milan oggi "" tutti gli risponderrano con una cronaca a dir
poco da cronista TV. Bene.. ora gli chieda come funziona un
ETF,un fondo bilanciato,una obbligazione call ......lascio a
lei la risposta, tenendo conto che sicuramente hanno tali
strumenti nei loro portafogli in banca.... venduti
dall'amico degli amici in banca... EDUCAZIONE FIN NEGLI
ASILI ECCO COSA CI VUOLE. Il vecchio W.Buffet disse "" non
ho mai comprato e non comprero' mai nella mia vita uno
strumento finanaziario se non so come funziona"" se lo dice
LUI.
7 gennaio 2016 18:26 - lucillafiaccola1796
Ma quali investimenti...sono truffe di governin
treccartrari! Non si gioca al casinò camuffato da banca!
Devono risputare il maltolto con le cattive! E' assurdo che
la cassaforte rubi il contenuto!
Ma $trenzi, Marpionne, Pazzarella, Angela Merdel V colonna
USA in UE, ma chizzo li ha eletti? E quand'anche non hanno
diritto di fotterci i risparmi di una vita perché lo dice
l'Europa...ma chizzo credono di essere? Certo se stiamo
zitti e boni quelli ci si bevono! Dovremmo imitare la Korea
del Nord e fabbricarci pomodori a mano fradici di Acca
e convircerli a cessare il ladrocinio...anche che inno alla
gioia, inno alla riscotta!!!!!
7 gennaio 2016 15:18 - savpg8801
Bene, manca la cultura. Ma anche gli acculturati che in ogni
momento agiscono a parole, continuamente imparano dagli
errori; vuoi commessi da esssi stessi o commessi da altri. E
si chiude, o meglio si tenta di chiudere(malamente), la
stalla dopo la fuga dei soliti buoi.
Il parco buoi. Quelli che si vorrebbe acculturare. Acculturi
oggi, e domani cambiano le regole e devi stare sempre in
"campana" su di un argomento come se ci fosse solo
quello.
Il consumatore non può acculturarsi leggendo le etichette
del come sia composto un cibo, un prodotto qualsiasi, uno
shampoo dai 40 componenti(ne ho riportato una composizione
anch'io tempo fa in DI'La TUA) visto che potenzialmente
dovrebbe esaminare 50.000 articoli potenzialmente
consumabili.
Come per la sanità che ora permette consumabili da banco
prodotti che poco tempo fa erano solo prescrivibili. Se uno
è in possesso di un'edizione dell'A.I.F.A. (Guida all'uso
dei farmaci di 840 fittissime pagine dove si descrive di
tutto sia di medicinali, sia di presìdi sanitari ecc.)e,
cercando di acculturarsi, qualcuno, al posto suo, gli
aprirà la pagina dei prodotti psichiatrici.
Ugualmente con i prodotti finanziari; per il "povero"
investitore (povero in senso pietoso) se tentasse di
acculturarsi altro potrebbe fare meglio che diventare
pazzo.
Io qualcosa macino su questo argomento, ma provengo da
decenni di ramo bancario e commerciale. Tuttavia mi reputo
un perfetto ignorante anche solo per il fatto che ogni
giorno si scopre qualcosa di dannoso o di ignoto.
Esempio, una delle banche di mia scelta, ha avuto
un'ispezione(ogni tanto la Banca d'Italia le fa e posso
dire, per mia esperienza diretta, che sono sempre serie e
spesso drammatiche anche perchè fanno appunti ai bancari
che dovrebbero operare espertamente, come se fossero(senza
loro nulla togliere) magari operatori ecologici o
braccianti) e questa ispezione ha evidenziato un CET1
prossimo all'8%(2015)quando l'anno 2014(il precedente) era
quasi a 9% . L'8% è considerato una soglia di importante
rischio, sotto la quale si apre il possibile tracollo.
Allora, se pochi mesi fa, io acculturato potevo stare
tranquillo, dopo aver per caso saputo tutto ciò e desunto
da decisioni dei vertici della stessa banca di non più
procedere a coversioni di obbl.convertibili già in
programma , ma di procedere(su ovvia imposizione della
citata Ispezione della Banca d'Italia)a svelto adeguamento
di capitale, ecc...... Cosa pensa, Lei che la maggior fetta
della popolazione di investitori potesse sospettare o capire
qualcosa, o agire in quale modo?
Per concludere, il mio pensiero ed augurio è che
l'Autorità smetta di porre la responsabilità sull'ignaro
popolano consumatore o investitore o paziente, ma si adoperi
essa stessa per tutelarlo a PRIORI.