Segnalo questa intervista a Rodotà, comparsa oggi 27 giugno
sulla "Stampa". E' utile per riflettere bene sulla
democrazia, che può essere usata anche in modo molto
distorto:
http://www.lastampa.it/2016/06/27/italia/politica/rodot-quan
do-i-referendum-diventano-un-boomerang-JuXpMSRHAkJH5mE0mawMr
L/pagina.html
26 giugno 2016 22:40 - marco3641
La ringrazio Donvito, e glielo dico sinceramente senza falsa
ironia: finalmente una voce autorevole di Aduc che ipotizza
che forse l’Unione Europea non è esattamente il Giardino
dell’Eden, ma che magari ha bisogno di essere un po’
“riformata”.
Che è cosa ben diversa dalla difesa acritica ed
aprioristica a spada tratta e dalla demonizzazione di quelli
che non la pensano come noi.
Il suo intervento entra nel merito e chiarisce un preciso
nesso logico appunto tra la Brexit e le implicazioni sulla
vita quotidiana dei comuni cittadini e dei consumatori, del
tutto assente o comunque sottaciuto, se mi permette, dagli
altri articoli precedenti di Aduc di questi giorni,
orientati invece a sparare a zero sulla Brexit come se fosse
il Male assoluto.
Dal suo intervento invece si può partire civilmente e
razionalmente a discutere, nel sito di un’associazione di
consumatori, e domandarsi legittimamente se i diritti dei
cittadini, dei risparmiatori, quelli sanitari ecc. ecc.
abbiano realmente tratto giovamento dall’Unione Europea
oppure esattamente al contrario, in moltissimi casi.
26 giugno 2016 18:53 - V.Donvito
x marco3641
" ma che ci azzecca un’associazione di consumatori col
dibattito sulla Brexit? Di primo acchito direi: nulla."
Chissa' da dove vengono le norme che in questi ultimi
decenni hanno sancito i diritti dei consumatori e degli
utenti, le norme sui risparmiatori, sui diritti sanitari,
sulla mobilita' extrafrontaliera, etc.... da qualche
marziano illuminato del nostro Parlamento o dagli accordi e
dalle direttive e norme della Ue?
Perche' non dovremmo essere a favore e lottare contro chi
vuole disruggerla... che e' cosa diversa da chi vuole
riformarla.
Tutto qui
26 giugno 2016 18:24 - lucillafiaccola1796
marco3641 tu ci capisci di economia…per fortuna e puoi far
parte di una Bella Squadra di Maestri ed Allievi qui in
Aduc.
Sembra che la "cosa" non interessi i "Consumatori" invece ci
riguarda e come! Sono gli speculatori delle borse che
decidono dei Nostri Risparmi e quindi della Nostra Vita.
Londra è il “cuore nero” della speculazione
borsistico-finanziaria in seno all’europa. Il nostro
nemico numero uno sono le banche, gli speculatori, le borse.
Gli $governi sono tutti preparatissimi a Grecizzarci e
toglierci l'acqua, mentre dovremmo essere Noi, Pezzenti
Uniti, a togliere l'acqua a loro, SQUALI, per farli crepare
definitivamente. Io, nella mia "pochezza" sono stata ben
felice che la GB si sia tolta dalla OO, ma purtroppo sarà
difficile liberarcene definitivamente. Il mastino maggiore
di U$ion in UE, ben supportato dall'ebrea merkel "stepchild
adoptioned" dall'ultimo dei numerosi mariti della madre e
dall'hollande che dal cognome mi fa tanto pendant coi vari
"perugia" "ascoli" eccetera italiani e il toscanetto
treccartaro baro, comandato dagli sgherri di scudo rosso
fanno parte della stessa formazione segretamente palese
degli autonominatisi poliziotti terrestri tetta in bocca e
mitra in mano, con poteri di vita e di morte su tutti i
popoli . In fin dei conti il feroce giové se lo sono
inventato loro. Il d'io degli eserciti che può fare? Guerra
e distruzioni. Vade retro. Imbracciamo l'ombrello e
difendiamoci con la controreazione: Ateismo, Veganesimo,
Autodeterminazione e quindi autogoverno della Nostra Vita.
Rifiuto di assoggettarsi all'omologazione degli i-pad i-pc
i-android, face book, twitter, e stroncazzate varie. ai ai
ai ai che male mi fan…Se non li molliamo sono guai. Sono
Io che comando la macchina e la uso al MIO SERVIZIO non il
contrario...Anche se Vegana io sono il Lupo, non la Pecora!
26 giugno 2016 17:01 - marco3641
Ciò che più mi ha stupito è vedere questa decisa e
compatta “discesa in campo” di Aduc contro la Brexit
senza se e senza ma, con varie delle sue firme più
rappresentative.
La prima riflessione che mi è sorta spontanea è stata: ma
che ci azzecca un’associazione di consumatori col
dibattito sulla Brexit? Di primo acchito direi: nulla.
Però effettivamente il sito web della Aduc ha spesso
ospitato ed ospita anche interventi che poco o niente hanno
a che vedere con quella che dovrebbe essere la “mission”
classica di un’associazione di consumatori; quindi,
pazienza: essendo l’argomento del giorno, diamo
un’occhiata e leggiamo i vari articoli, aspettandoci che
ce ne siano pro e contro.
E invece no: TUTTI DECISAMENTE CONTRO (fatta eccezione per
alcuni commenti di lettori, tra cui il sottoscritto),
allineandosi così perfettamente alla martellante campagna
mediatica che sia nel Regno Unito che in tutta Europa più o
meno tutte le istituzioni ed i governanti hanno fatto per
sabotare la Brexit prima e delegittimarla poi, attribuendone
il successo in sostanza agli ignoranti, ai populisti, ai
razzisti oppure, nella migliore delle ipotesi, ai
“vecchi” (come se i “vecchi” votassero sempre e
comunque egoisticamente per sé stessi e non invece, come
ampiamente probabile e statisticamente possibile, per il
bene dei figli e dei nipoti, che hanno molti più anni da
vivere davanti a loro).
Perfino il presidente USA Obama si è sentito in dovere di
metterci il becco, ovviamente CONTRO la Brexit, invece di
pensare agli affari americani suoi.
E’ troppo chiedere ad un’associazione di consumatori
almeno qualche dubbio nei confronti appunto delle
istituzioni (siano esse europee o nazionali), dei banchieri
(tutti pro-Brexit) o comunque del pensiero unico
corrente?
Non intendo entrare di nuovo nel merito dei dettagli della
questione: rimando solo al seguente link di Huffington Post
(http://www.huffingtonpost.it/2016/06/25/letta-giovani-brexi
t_n_10673198.html), laddove il teorema dei “vecchi”
viene sostanzialmente smontato da Enrico Letta (che
senz’altro non può essere annoverato nelle schiere dei
populisti-razzisti, né tantomeno in quella degli
ignoranti), oltre al fatto di rimarcare in altro articolo la
considerazione fondamentale per cui “Brexit: rassegnatevi,
il voto dei poveri e degli ignoranti conta quanto il
vostro”. Mentre a latere viene ospitato invece un servizio
di segno completamente opposto del tuttologo Roberto
Saviano, che pontifica sul fatto che anche Hitler e
Mussolini venivano acclamati dal popolo.
E allora che cosa dovremmo fare: forse come suggerisce
l’illuminato sindaco di Bergamo Giorgio Gori
(http://www.huffingtonpost.it/2016/06/25/gori-brexit_n_10672
742.html) che ha proposto un preventivo “esame di
cittadinanza” agli elettori prima di consentirgli di
votare?
Certo per lor signori questa sarebbe sicuramente una bella
soluzione: fare votare solo quelli che la pensano come loro.
Però forse ce ne sarebbe una ancora migliore: abolire
completamente le votazioni ed i referendum, e non se ne
parli più. L’Italia potrebbe essere una maestra
eccezionale al riguardo per tutti i paesi europei vogliosi
di imparare: qualcuno ci ha mai chiesto con un referendum se
desiderassimo far parte dell’Unione Europea o se volessimo
adottare la moneta unica dell’euro? Anzi, abbiamo
addirittura escluso, nella nostra costituzione “più bella
del mondo”, la possibilità di indire referendum su
trattati internazionali.
25 giugno 2016 17:38 - lucillafiaccola1796
a me ovviamente cameron non piace, anche fisicamente, io
sono per i visi alla Yanis Varoufakis e George
Clooney...però ha DIGNITA, mica come i polliticci
italiani! Ha sbagliato, se ne va! e se ci ripensa, renzettin
je, che pure se cade in una pozzanghera di merdella dice che
è cioccolato ed i fessincetriolati ci credono!
25 giugno 2016 8:54 - savpg8801
Sorry, repetita non juvant, sed...internettus.
24 giugno 2016 21:19 - savpg8801
Cameron ha indetto il referendum perchè le spinte avevano
raggiunto il massimo. L'ha dovuto fare come altri capi di
governo in altre nazioni, ed in altre cose, stimando che a
fare certe scelte si acquistino maggiori consensi per stare
a galla e poter governare.
Ma perchè c'è sempre il vizio di incolpare uno al posto di
tanti? Solo perchè in quel momento è il direttore di
macchina che diventa un naufragatore perchè si è rotto un
pistone e la nave va alla deriva? O come far cadere un
ministro perchè un remoto muro di Pompei si è sgretolato
mentre lui stava a dormire?
Poi arriva l'alibi della "democrazia" in nome della qual
parola tutto si giustifica. Le cose giuste e le sbagliate, a
prescindere. L'ha detto il popolo più o meno ingiostrato.
Ma che ne sa il Popolo delle cose giuste o sbagliate? Lo
stesso popolo che sentenzia al Bar Sport cacciando via il
tecnico allenatore se un bravo calciatore della squadra
opposta gli ha, magari fortunosamente, cacciato una palla in
rete. Se li fai votare ecco la "democrazia". Mavvalà.
24 giugno 2016 17:53 - Annapaola Laldi
Cameron ha fatto proprio la parte dell'apprendista stregone;
prima ha evocato e promosso il referendum e poi ha cercato
di neutralizzarlo e non gli è riuscito. Ma ora dovrebbe
assumersi le sue responsabilità e gestire lui l'uscita
della Gran Bretagna dall'UE. E' il minimo che possa fare.
Intanto noi possiamo rilassarci guardando "L'apprendista
Stregone" di Dukas nell'interpretazione di Disney (dal film
"Fantasia" del 1940). Il brano che ci interessa è al minuto
25:28. La parte più spassosa verso il minuto 28:30
http://www.dailymotion.com/video/x2cnx4l_fantasia-1940-film-
completo-ita_shortfilms minuto
Buon divertimento. E meditate gente, meditate!