Quello che più mi fa arrabbiare e che il governo chiede ai
piccoli risparmiatori di foraggiare le PMI con un progetto
patriottico mentre continua a tassarle a dismisura per
conservare stipendi e vitalizi da favola. Inoltre siamo
sicuri che questi soldi andranno alle aziende? Siamo in
Italia non ce lo dimentichiamo. Se fanno la fine dei 2 euro
versati per il terremoto......
2 novembre 2017 11:03 - macheneso
Non solo: mancano soprattutto i riferimenti ai rischi.
Ma all'italiano basta dire che risparmia sulle tasse e ti
firma ogni cosa.
30 ottobre 2017 15:02 - SergioPiero53
Ottimo articolo che evidenzia i pro (nessuno) e i contro
(tanti) di questo strumento finanziario fatto essenzialmente
per drenare soldi dai risparmiatori spaventati a favore dei
soliti (banche e finanziarie).
Andando sui siti delle banche/finanziarie si nota come tutte
sventolano un numero: 26% di beneficio fiscale e nessuno
parla esplicitamente di rendimenti reali, costi di ingresso
e costi di gestione. Come al solito i costi di gestione
vengono palesati solo sui documenti di sottoscrizione,
cioè quando sei già pronto con la penna in mano a firmare.
Vergognoso!!!
5 ottobre 2017 23:24 - Corrado Festa
Signor immancio, l'articolo può sicuramente non piacerle,
ma non vedo cosa c'entri il provincialismo. L'articolo mette
in guardia i lettori dal concentrare troppo gli investimenti
sul mercato di casa. Quindi un invito ad avere una
prospettiva sufficientemente ampia. Il contrario del
provincialismo.
Signor macheneso, sono in parte d'accordo con quello che
dice, perchè il rischio di concentrazione vale su tutti i
mercati,anche quelli più avanzati. Se sono un investitore
americano ed investo l'80% - 100% sulle borse USA sono
comunque esposto al rischio di concentrazione. Concordo con
lei che le dimensioni della borsa italiana rendono il
rischio più rilevante.
8 marzo 2017 9:13 - macheneso
Il punto è che il mercato italiano è piccolissimo se si
guarda alle "grandi aziende" ed è microscopico per medie e
piccole capitalizzazioni.
Concentrare l'investimento su titoli che scambiano molto
poco rispetto agli analoghi dei mercati più avanzati porta
ad un rischio già di suo elevato, peggio ancora se si parla
di investimento a scopo previdenziale. I PIR sarebbero
validi se ci fosse un mercato sottostante ampio e liquido.
7 marzo 2017 21:55 - immancio
Pessimo articolo... Per caso l'autore conosce il significato
dell'investimento finanziario in economia? Non potremo mai
diventare un grande paese per questo continuo "chi va là"
che genera solo commenti alla "lucilla". Non ci stupiamo se
i nostri figli continuano a sognare gli Stati Uniti come
meta per i loro sogni... Provinciali si nasce, ma il restare
retrogradi è una vera e propria scelta. Auguri
9 febbraio 2017 15:42 - Nonnogiamba
che devo dì... lucilla sei INSUPERABILE!
5 febbraio 2017 18:38 - lucillafiaccola1796
con tutte queste brave persone, incapaci che fanno gli
incapaci che ci circondano, i risparmi ce li mangiamo. In
fase di risparmio, li mettiamo tutti nel fondo "io melimagno
ma non li butto". La cassaforte? Il materasso apriti sesamo
che se l'estraneo lo apre per cuccarti i soldi, gli spara le
freccette al curaro!