COMMENTI
  (Da 1 a 4 di 4)  
22 febbraio 2017 22:52 - mario54
Sono cattolico e credente, e proprio per questo sono convinto che la dignità di vivere e morire di un essere umano debba essere rispettata al di sopra di tutto. Io l' ho sperimentato in prima persona con mio padre, al quale ero veramente molto legato, quando ho espressamente acconsentito di staccare il respiratore artificiale che stava mantenendo in essere una sopravvivenza ormai in contrasto con la natura e la dignità umana.
Spero che i miei figli, se sarà necessario, un domani facciano lo stesso con me.
La medicina moderna ha fatto enormi progressi e quello che ieri era impossibile oggi è diventato superabile, ma a tutto c' è un limite e oltre a quello non è nè giusto nè dignitoso andare.
Noi viviamo nella natura e, non importa se siamo credenti o atei, ci sono delle leggi alle quali non è nè giusto è morale opporsi.
15 febbraio 2017 20:06 - lucillafiaccola1796
PERCHE' il feticcio del feticcio ci racconta che siamo nati per soffrire, perché abbiamo il peccato originale: la stronza s'è mangiata la mela e l'ha colta che se aspettava quella cadeva da sola come capitò a Newton che ne ricavò ben altro insegnamento.
PERCHE' le big pharma devono guadagnare e se crepi guadagnano di meno. Ai morti le merdicine non servono più.
Il DELITTO lo fanno quelli che TOLGONO gli organi ad una persona VIVA, con la scusa che è morta cerebralmente. SI E' MORTI
S O L O QUANDO IL C U O R E HA SMESSO DI BATTERE NATURALMENTE. Con questo sistema dovrebbero ammazzare tutti i malati di "demenza". SAI CHE AFFARI FAREBBERO...ma vedrete che presto s’inventerannno una “legge” che lo permette.
15 febbraio 2017 16:13 - francescomangascia
All'Aula della Camera si discuterà il 20 febbraio sulla Proposta di legge “Norme in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari”.
Una farisaica proposta di legge che illude il cittadino maggiorenne, capace di intendere e di volere, di poter scegliere in vita, anni prima, in previsione di una propria futura incapacità di autodeterminarsi, se accettare o negare determinati interventi della meditecnica, attraverso disposizioni anticipate di trattamento. Con le “DAT” può esprimere il consenso o il rifiuto anche per le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali. Può altresì indicare una persona di sua fiducia (“fiduciario”) che ne faccia le veci e lo rappresenti nelle relazioni con il medico e le strutture sanitarie.
Sembra un'enunciazione banalmente logica ma non è così.
In primis le DAT devono essere redatte burocraticamente in forma scritta, datate e sottoscritte davanti ad un pubblico ufficiale, ad un medico o a due testimoni o attraverso strumenti informatici di comunicazione e ciò esclude di fatto la più parte della popolazione. Quindi aria fritta soprattutto se negli anni cambi idea e devi ripetere il giro burocratico o magari cambi idea proprio dopo il ricovero e ti tocca magari di morire, perché la burocrazia vince sul rapporto umano medico-paziente.

Questo farisaico provvedimento non abroga la legge che impone la “morte cerebrale” a cuore battente in 6 ore a cittadini che la rifiutano, al fine di permettere loro una scelta di vita e di cure. Hanno creato una categoria di malati senza diritti: sono i malati affetti da lesioni cerebrali per traumi o malattia che vengono esclusi in vita dal diritto di rifiutare la “morte cerebrale” e gli esami dannosi non finalizzati alla cura ma all'utilizzo o eliminazione del paziente (esami immuno-genetici per la compatibilità, coronarografie, angiografie cerebrali, test dell'apnea...). Atti di tortura praticati senza autorizzazione. Costoro subiscono recalcitranti la Distanasia di Stato o se preferite la “crudele eutanasia autoritaria imposta dalla legge”: vengono uccisi con l'espianto o se “non donatori” soffocati per rimozione della ventilazione senza “svezzamento” e senza autorizzazione.

Si verifica una discrepanza di diritti tra i cittadini che possono in vita presentare i DAT per vietare idratazione e nutrizione artificiali nello stato vegetativo ed i cittadini che non possono coi DAT vietare la tortura della Distanasia/Eutanasia di Stato. Ciò va a contrastare l'art 3 della Costituzione: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge...”
Piuttosto che questo approccio farisaico al problema, meglio nessuna legge.
Consiglio Direttivo
Presidente
Nerina Negrello
www.antipredazione.org COMUNICATO STAMPA ANNO XXXIII n. 3
14 Febbraio 2017

MI SEMBRA GIUSTO PARLARE ANCHE DELLA PREDAZIONE DI ORGANI..
15 febbraio 2017 13:50 - Renée
Bravi i NS parlamentari. Perdono mesi a creare una legge elettorale che poi deve essere sistemata e le cose che vogliono i cittadini, cose come una legislazione sull'eutanasia neanche le fanno.
RICORDIAMOCI QUANDO ANDREMO PRESTO A VOTARE
  COMMENTI
  (Da 1 a 4 di 4)