Sono cattolico e credente, e proprio per questo sono
convinto che la dignità di vivere e morire di un essere
umano debba essere rispettata al di sopra di tutto. Io l' ho
sperimentato in prima persona con mio padre, al quale ero
veramente molto legato, quando ho espressamente acconsentito
di staccare il respiratore artificiale che stava mantenendo
in essere una sopravvivenza ormai in contrasto con la natura
e la dignità umana.
Spero che i miei figli, se sarà necessario, un domani
facciano lo stesso con me.
La medicina moderna ha fatto enormi progressi e quello che
ieri era impossibile oggi è diventato superabile, ma a
tutto c' è un limite e oltre a quello non è nè giusto nè
dignitoso andare.
Noi viviamo nella natura e, non importa se siamo credenti o
atei, ci sono delle leggi alle quali non è nè giusto è
morale opporsi.
15 febbraio 2017 20:06 - lucillafiaccola1796
PERCHE' il feticcio del feticcio ci racconta che siamo nati
per soffrire, perché abbiamo il peccato originale: la
stronza s'è mangiata la mela e l'ha colta che se aspettava
quella cadeva da sola come capitò a Newton che ne ricavò
ben altro insegnamento.
PERCHE' le big pharma devono guadagnare e se crepi
guadagnano di meno. Ai morti le merdicine non servono
più.
Il DELITTO lo fanno quelli che TOLGONO gli organi ad una
persona VIVA, con la scusa che è morta cerebralmente. SI E'
MORTI
S O L O QUANDO IL C U O R E HA SMESSO DI BATTERE
NATURALMENTE. Con questo sistema dovrebbero ammazzare tutti
i malati di "demenza". SAI CHE AFFARI FAREBBERO...ma vedrete
che presto s’inventerannno una “legge” che lo
permette.
15 febbraio 2017 16:13 - francescomangascia
All'Aula della Camera si discuterà il 20 febbraio sulla
Proposta di legge “Norme in materia di consenso informato
e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti
sanitari”.
Una farisaica proposta di legge che illude il cittadino
maggiorenne, capace di intendere e di volere, di poter
scegliere in vita, anni prima, in previsione di una propria
futura incapacità di autodeterminarsi, se accettare o
negare determinati interventi della meditecnica, attraverso
disposizioni anticipate di trattamento. Con le “DAT”
può esprimere il consenso o il rifiuto anche per le
pratiche di nutrizione e idratazione artificiali. Può
altresì indicare una persona di sua fiducia
(“fiduciario”) che ne faccia le veci e lo rappresenti
nelle relazioni con il medico e le strutture sanitarie.
Sembra un'enunciazione banalmente logica ma non è così.
In primis le DAT devono essere redatte burocraticamente in
forma scritta, datate e sottoscritte davanti ad un pubblico
ufficiale, ad un medico o a due testimoni o attraverso
strumenti informatici di comunicazione e ciò esclude di
fatto la più parte della popolazione. Quindi aria fritta
soprattutto se negli anni cambi idea e devi ripetere il giro
burocratico o magari cambi idea proprio dopo il ricovero e
ti tocca magari di morire, perché la burocrazia vince sul
rapporto umano medico-paziente.
Questo farisaico provvedimento non abroga la legge che
impone la “morte cerebrale” a cuore battente in 6 ore a
cittadini che la rifiutano, al fine di permettere loro una
scelta di vita e di cure. Hanno creato una categoria di
malati senza diritti: sono i malati affetti da lesioni
cerebrali per traumi o malattia che vengono esclusi in vita
dal diritto di rifiutare la “morte cerebrale” e gli
esami dannosi non finalizzati alla cura ma all'utilizzo o
eliminazione del paziente (esami immuno-genetici per la
compatibilità, coronarografie, angiografie cerebrali, test
dell'apnea...). Atti di tortura praticati senza
autorizzazione. Costoro subiscono recalcitranti la
Distanasia di Stato o se preferite la “crudele eutanasia
autoritaria imposta dalla legge”: vengono uccisi con
l'espianto o se “non donatori” soffocati per rimozione
della ventilazione senza “svezzamento” e senza
autorizzazione.
Si verifica una discrepanza di diritti tra i cittadini che
possono in vita presentare i DAT per vietare idratazione e
nutrizione artificiali nello stato vegetativo ed i cittadini
che non possono coi DAT vietare la tortura della
Distanasia/Eutanasia di Stato. Ciò va a contrastare l'art 3
della Costituzione: “Tutti i cittadini hanno pari dignità
sociale e sono eguali davanti alla legge...”
Piuttosto che questo approccio farisaico al problema, meglio
nessuna legge.
Consiglio Direttivo
Presidente
Nerina Negrello
www.antipredazione.org COMUNICATO STAMPA ANNO XXXIII n.
3
14 Febbraio 2017
MI SEMBRA GIUSTO PARLARE ANCHE DELLA PREDAZIONE DI ORGANI..
15 febbraio 2017 13:50 - Renée
Bravi i NS parlamentari. Perdono mesi a creare una legge
elettorale che poi deve essere sistemata e le cose che
vogliono i cittadini, cose come una legislazione
sull'eutanasia neanche le fanno.
RICORDIAMOCI QUANDO ANDREMO PRESTO A VOTARE