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ABOLIRE LO SCONTRINO FISCALE: NON E’ MAI TROPPO TARDI
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Comunicato 
13 agosto 2001 0:00
 


FINANZIERI CHE FANNO IL LORO DOVERE CONTINUANO A MULTARE TITOLARI DI BAR CHE SI STANNO MANGIANDO UN GELATO DEL LORO ESERCIZIO … SE QUESTO E’ IL DOVERE DI CHI E’ ADDETTO ALL’ORDINE FISCALE E PUBBLICO ….

Firenze, 13 Agosto 2001. La titolare di un bar di Riva del Garda, e’ stata multata perche’, appena uscita dal suo esercizio, stava gustandosi un gelato che aveva preso dal suo freezer: due finanzieri in borghese le hanno elevato un verbale, e ora rischia una multa da 250 mila lire a 1 milione. Secondo i finanzieri avrebbe dovuto premere un pulsante del registratore di cassa con la scritta "autoconsumo".
A parte il fatto che sfidiamo la Finanza a girare per locali pubblici e verificare quanti hanno questo tasto "autoconsumo" sul registratore di cassa, poiche’, ci risulta, che se messi in commercio, dovrebbero avere tutti i requisiti per essere utilizzati a pieno –dice il presidente dell’Aduc, Vincenzo Donvito- e quindi dovrebbe cominciare un’offensiva senza limiti nei confronti dei produttori e rivenditori di queste macchinette. A parte questo: ma non si sentono ridicoli quando, come nel caso della barista di Riva del Garda, pronunciano frasi tipo "desolati, stiamo facendo il nostro dovere"? Almeno, potrebbero risparmiarsi quel "desolati", che’ proprio nella bocca di un tutore dell’ordine pubblico stona come se sputassero sul corpo che rappresentano (si dovrebbe dire "la divisa che indossano", ma in questo caso erano in borghese ….).
Questa ennesima presa per i fondelli con il conforto della legge, avviene quando le agenzie stanno diffondendo il bollettino dei morti sulle strade dello scorso week-end (58), che, essendo di meno, forse crea conforto a qualcuno. Ma non a noi, che inorridiamo di fronte a 58 morti come di fronte ai 74 del week-end precedente, e contemporaneamente inorridiamo di fronte a cotante forze dell’ordine di Riva del Garda che, invece di dare il loro contributo a controllare che il traffico non creasse nuove vittime (anche i finanzieri svolgono questa funzione), si "desolano" nella parodia e nello sberleffo della legge.
Non e’ la prima volta che mettiamo il dito su questa vera e propria piaga dell’ordinamento fiscale e commerciale del nostro Paese, e a furia di mettere il dito, senza ottenere alcun risultato, crediamo che da piaga si sia trasformata in bubbone. Andando a ritroso con la memoria ci ricordiamo solo dell’allora ministro delle Finanza Ottaviano Del Turco, che in clima di ricerca di consensi elettorali, accenno’ all’abolizione dello scontrino fiscale: qualche timido consenso e dissenso, e la cosa fini’ li’. Nel frattempo, essendo tra l’altro ampiamente dimostrato che non e’ con lo scontrino che si catturano gli evasori fiscali (in un Paese di evasione endemica legata all’enorme carico fiscale, dopo i primi rodaggi, tutti gli strumenti di controllo vengono serenamente elusi e superati da migliaia di trucchi e trucchetti), ma si fa solo tortura di commercianti e consumatori, ci domandiamo se il nuovo ministero dell’Economia e delle Finanze, abbia in cantiere anche questo provvedimento (anche perche’ non ci sembra da meno e secondario rispetto all’abolizione delle tasse sulle successioni …).
Altrimenti, quante signore Prandi (la titolare criminale del bar Smile di Riva) ci vorranno ancora? Per noi non e’ mai troppo tardi, perche’ ogni signora Prandi colpita non e’ un atto di giustizia, ma un severo e duro colpo alla credibilita’ del fisco, dello Stato e dei suoi tutori.
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