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BLOCCO STAZIONE FS DI FIRENZE
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Comunicato 
22 ottobre 2001 0:00
 


L’ADUC DIFFIDA IL PREFETTO

Firenze, 22 ottobre 2001. Questa mattina una protesta organizzata dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, riguardo ai dipendenti di ditte per gli appalti di pulizia delle ferrovie, ha impedito la partenza e l’arrivo dei convogli nella stazione fiorentina di Santa Maria Novella dalle ore 10 alle 12, quando si e’ spostata davanti alla sede delle Fs.
Interviene il presidente dell’Aduc, Vincenzo Donvito.
Il minimo che possiamo fare e’ diffidare il Prefetto di Firenze per il mancato intervento. Una rivendicazione di lavoro non giustifica la interruzione di un servizio pubblico di primaria utilita’, qual’e quello del trasporto ferroviario. Gli utenti sono presi in ostaggio dai sindacati che hanno fomentato i loro adepti a commettere un vero e proprio reato che auspichiamo sia perseguito, fin nei responsabili di chi, come il Prefetto, sarebbe dovuto intervenire.
L’interruzione di un pubblico servizio e’ un reato penale cosi’ come l’omissione di atti d’ufficio da parte di un pubblico ufficiale. Chi, come gli occupanti di oggi e i loro sindacati, ha deciso di violare la legge, deve essere perseguito e subirne le conseguenze, mentre il Prefetto e’ tenuto ad intervenire e a deferire i trasgressori all’Autorita’ giudiziaria.
Se non ci sara’ alcun intervento, non solo si fomentera’ una politica di difesa delle proprie rivendicazioni calpestando i diritti di tutti gli utenti, ma si alimentera’ un clima di sfiducia nelle istituzioni e nella legge che e’ gia’ decisamente incrinato.
Infine, ci preme sottolineare il metodo incivile che proprio i maggiori sindacati italiani continuano ad utilizzare, sprezzanti dei diritti degli utenti e dei cittadini, della loro mobilita’ e dei loro impegni che subiscono ritardi e annullamenti per dare spazio, sfogo e consistenza ad una rivendicazione corporativa.
Certo, ognuno e’ libero di scegliersi i metodi che vuole per far valere i propri diritti presumibilmente violati, ma non puo’ esimersi dal farlo in un ambito di rispetto civico e civile, altrimenti si e’ fuori di questa civilta’. Non solo, ma se c’e’ qualcuno, come questi sindacati che organizzano il disordine, che crede che nel 2001 per far valere i propri diritti bisogna farlo a discapito del solito ultimo anello della catena economica (gli utenti e i consumatori), perche’ tanto non hanno voce e capitolo, si sbaglia notevolmente: qualunque sindacalista o occupante dei binari della stazione di Firenze, provi a chiedere cosa ne pensi a chi ne e’ stato vittima. Non trovera’ alcuna forma di comprensione o di solidarieta’, ma solo alterita’, se non vero e proprio odio.
Se Cgil, Cisl e Uil intendono affermare il diritto fomentando odio, e’ bene che sappiano che tutto il mondo che vuole giustizia e diritto, va da un’altra parte.
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