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CALA IL PREZZO DEL GASOLIO
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Comunicato 
25 agosto 1997 0:00
 

CALA IL PREZZO DEL GASOLIO DELLA Q8. E LA BENZINA CHE SOLO UNA SETTIMANA FA AVEVANO AUMENTATO DI 10 LIRE?
E' EVIDENTE CHE I PREZZI IN QUESTO PERIODO NON CALANO O AUMENTANO IN RIFERIMENTO ALLAVALUTA USA, MA SOLO PER FAR PAGARE AI CONSUMATORI LA FINTA CONTESA CHE I PETROLIERI HANNO CON IL GOVERNO, E PER NON MODIFICARE NULLA: PERCHE' COSI' COM'E' OGGI TUTTI CI GUADAGNANO TRANNE I CONSUMATORI. Firenze, 25 Agosto 1997. La Q8 ha comunicato che al 27 agosto il prezzo del gasolio diminuira' di 15 lire, e che cio e' dovuto per la diminuzione del dollaro Usa.
Continua il balletto delle bugie -dice Vincenzo Donvito, presidente nazionale dell'Aduc. Se quanto dicono alla Q8 fosse vero, non si capisce perche' la scorsa settimana, con il dollaro in discesa, hanno aumentato il prezzo della benzina; e non si capisce, inoltre, perche' oggi non diminuiscono anche il prezzo della benzina.
E' evidente che i motivi della mobilita' dei prezzi sono altri. I petrolieri stanno facendo un finto braccio di ferro con il Governo, perche' conceda la ristrutturazione della rete con il licenziamento di diversi addetti alle pompe: una ristrutturazione che invece di essere pagata dai guadagni dell'azienda, se la fanno pagare dai consumatori e minacciano di farsela pagare anche dai lavoratori. La prova sta proprio nel fatto che continuano a non indicarci gli investimenti in merito fatti dal 95 ad oggi, e il fatto che nel periodo 1993-95 gli investimenti siano stati solo del 50% in piu' rispetto ad un guadagno del 100% maggiore, fa pensare che facciano altrettanto anche oggi.
Quello che preoccupa non e' tanto un'azienda che fa i suoi interessi (sarebbe assurdo il contrario), ma che per fare questi interessi debba dire bugie, facendo credere che le motivazioni dell'aumento del prezzo dei loro prodotti siano in fattori esterni, non dipendenti dalla loro volonta', come, per l'appunto, le quotazioni del dollaro Usa. Una preoccupazione che, messa insieme al fatto che tutte le grandi aziende petrolifere hanno costituito una sorta di cartello monopolistico dalla produzione alla vendita al consumo, ci fa venire il sospetto di una non-volonta' di ristrutturazione.
La situazione attuale e' buona per tutti: 1) i petrolieri guadagnano piu' di prima e non possono investire nella ristrutturazione perche' il Governo glielo impedisce, 2) il Governo ci guadagna anche lui, perche' attraverso il ministero del Tesoro controlla con l'Agipetroli il 40% del mercato, 3) la pace sindacale e' garantita, perche' i sindacati si muovono solo se e' in pericolo un posto di lavoro, e non quando questo posto di lavoro e' utile o meno al generale andamento dell'economia, 4) gli introiti sono garantiti, perche' i consumatori pagano per tutti e, grazie al monopolio di fatto, sono costretti a comprare da loro.
Questa e' la lettura che ne facciamo, e non vediamo altrimenti, perche' la logica dell'aumento e del calo dei prezzi, in questi giorni, non risponde a cio' che ci vogliono far credere.


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