testata ADUC
CASO DE CHIARA
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
19 novembre 1996 0:00
 
Roma, 19 novembre 1996. Il pugilato deve uscire dal Coni e dagli spettacoli televisivi della Rai. E' questa la richiesta dell'Aduc, dopo i fatti tragici che si sono conclusi con la morte del pugile Fabrizio De Chiara.
Versare lacrime di coccodrillo -dichiara Primo Mastrantoni, segretario nazionale dell'Aduc- non serve a nulla, come non serve a nulla chiedere un maggiore controllo delle condizioni psicofiscihe dei pugili. Classificare come sport un'attivita', che prevede l'abbattimento fisico dell'avversario, e' una contraddizione in termini, ricorda piu' che altro gli scontri gradatori, dove solo uno dei contendenti risultava vivo e vittorioso.
Oggi le prestazioni fisiche, la potenza e la capacita' di coordinamento sono appannaggio di numerosissime attivita' sportive e quindi i motivi della sopravvivenza della boxe vengono meno. Per ora chiediamo che il pugilato sia escluso dalle competizioni olimpiche (a proposito che ne pensa il Sindaco di Roma?) e che la Rai, servizio pubblico, non trasmetta gli incontri di pugilato.


Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS