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CLASS ACTION ARGENTINA (ISIN XS0086333472): LA REPUBBLICA ARGENTINA SI COSTITUISCE IN GIUDIZIO CHIEDENDO IL RIGETTO DI ALCUNE DELLE DOMANDE PROPOSTE
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Comunicato 
24 febbraio 2005 0:00
 

Firenze 24 febbraio 2005. Con un atto tecnicamente denominato "Motion To Dismiss", la Repubblica Argentina si e' costituita lo scorso 14.02.05 nella causa 04CIV9788 promossa con il patrocinio dello Studio Murray Frank & Sailer di New York, da un aderente della nostra associazione.
La causa, lo si rammenta, e' stata promossa con espressa domanda di certificazione come class action, a beneficio e nell'interesse di tutti i soggetti che abbiano acquistato bonds argentini di quella specifica emissione (ISIN XS0086333472) prima del default, che li abbiano ancora in portafoglio (e che quindi non aderiscano alla OPS) e che li mantengano in portafoglio sino alla definizione del giudizio. Con il proprio atto di costituzione la Repubblica Argentina sostiene, a propria difesa e chiedendo il rigetto di una parte delle domande proposte dall'attore, la inammissibilita' delle contestazioni relative alla violazione degli obblighi di buona fede e di quella relativa all'arricchimento indebito; a parere della difesa argentina la presenza di una domanda per sanzione della violazione degli obblighi contrattuali renderebbe infatti improponibili le ulteriori e diverse domande.
Trattasi di questioni meramente tecnico-giuridiche che comunque si prevede possano avere ben poca influenza sull'esito del giudizio.
Ancora, si chiede da parte della debitrice Repubblica Argentina il rigetto della domanda di "punitive damages" (ovvero dell'imposizione di una "sanzione economica" non strettamente correlata all'effettivo danno subito, di entita' tale da rendere probabile che in futuro il soggetto non ripeta i comportamenti che si vogliono sanzionare).
Tutte queste linee difensive sono gia' state proposte in precedenti casi attualmente pendenti avanti il Tribunale di New York in relazione alle ulteriori domande di class action per la vicenda "bond argentini", ed alle quali i legali dello Studio Murray Frank o dei diversi studi legali che le curano, replicheranno nei termini di legge; si evidenzia come allo stato attuale la Repubblica Argentina non abbia ancora ritenuto di prendere posizione sulla principale contestazione, ovvero la violazione dei precisi obblighi contrattualmente assunti con i possessori dei bonds in default, ovvero il pagamento di capitale ed interessi alle scadenze pattuite.
Ricordiamo che l'azione e' stata volutamente promossa grazie alla disponibilita' di soggetti che hanno acquistato i bonds in oggetto a prezzo pieno, e che quindi non solo non potra' assolutamente essere tacciato di intento speculativo, ma anche ben si presta a rappresentare i veri risparmiatori, piccoli o grandi che siano, che hanno deciso di non sottostare alla arrogante proposta del taglio del 70% (ed oltre) del capitale e di cancellazione di tutti gli interessi dovuti.
L'Aduc continuera' ad assistere i possessori di bonds in default, appoggiando in ogni modo possibile la presente class action ed ogni altra azione gia' avviata ed avvianda, cosi' come quei soggetti che abbiano invece deciso di agire in via individuale; chi volesse aderire alle diverse iniziative, potra' in ogni momento manifestare la propria disponibilita' compilando la apposita form al link:
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Alessandro Pedone, responsabile Aduc per la tutela del risparmio
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