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LA DEBACLE DI UN’AMMINISTRAZIONE: FIRENZE
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Comunicato 
14 agosto 2001 0:00
 


CHIUSA E SUDICIA, E CON SERVIZI MUSEALI AL LIMITE DELLA DECENZA.

Firenze, 14 Agosto 2001. Un’amministrazione si giudica, per fortuna, non piu’ dal colore di parte politica, ma dalla capacita’ di semplificare la vita ai suoi amministrati, facendoli sentire parte di una comunita’, grazie ad un’amministrazione che prende meno di quello che da’. Un capacita’ che, per l’appunto, non dovrebbe appartenere ad una specifica fazione politica, ma solo legata all’onesta’ e alla capacita’ degli amministratori di creare un legame con la citta’, al di la’ dei riti ufficiali che ufficiano solo il potere fine a se stesso.
Due apparenti piccole cose di questo ferragosto –dice il presidente dell’Aduc, Vincenzo Donvito- la dicono lunga su come, il pensierino civico sopra esposto, sia applicato in una delle citta’ piu’ importati –almeno dal punto di vista turistico e culturale- del nostro Stivale.
1 - la chiusura dei negozi a ferragosto
2 - la sospensione per 15 giorni delle pulizie notturne di buona parte delle strade
La prima e’ la tradizionale genuflessione del potere amministrativo al potere dei sindacati e delle associazioni dei commercianti, volutamente dimenticando che, oltre al loro potere, in citta’ c’e’ chi ci abita e i turisti che vengono a visitarla (e che portano buona parte delle entrate economiche). Una chiusura che, al di la’ del gioco delle parti tra Sindaco e vice-Sindaco (al pari di Gianni e Pinotto) che fanno finta di essere in disaccordo dove sono d’accordo, incrina l’immagine di una citta’ dove i servizi sono gia’ notoriamente scarsi, malfunzionati e costosi.
La sospensione delle pulizie, ci fa affermare una cosa che e’ tutt’altro che una battuta: anche sudicia! Gia’ il sistema di pulizia e’ quel tormento che tutti gli abitanti della citta’ devono soffrire grazie al fatto che la gestione e’ affidata ad un’azienda che non ha le macchine adeguate che puliscono senza rimuovere i mezzi parcheggiati, ma quando a questo si aggiunge la sospensione, vuol dire che stiamo toccando il fondo.
Una sospensione che si ascrive in quella logica incivile per cui, per esempio, il giorno di Natale, quanto il primo dell’anno e il giorno di Ferragosto, i mezzi pubblici (in parte o totalmente) non ci sono.
La ciliegina finale e’ rappresentata da un servizio del piu’ venduto quotidiano italiano d’informazione, il Corriere della Sera, che proprio oggi, titola: "Gli Uffizi, presidiati da un esercito di ambulanti. Mercato clandestino in piazza Signoria. Ore di coda e servizi vergognosi. Effetto sauna nelle sale".
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