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Edicole, il Comune di Firenze non utilizzi soldi pubblici per 'salvarle'
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Comunicato di Pietro Moretti
9 giugno 2017 12:07
 
Il Comune di Firenze ha deciso di aiutare un settore in crisi: i giornalai. Da una parte darà in concessione servizi quali le certificazioni anagrafiche, dall'altra ridurrà fino al 70% la Cosap.
Non dubitiamo che il settore sia in crisi: da una parte sempre meno persone acquistano giornali cartacei; la timida liberalizzazione che concede la vendita dei giornali anche ad altri esercizi commerciali come i supermarket; infine c'è Internet, che ha rivoluzionato - nel bene e nel male - il modo di informarsi e fare informazione.
Ma è davvero opportuno utilizzare soldi pubblici per salvare gli edicolanti? Non è proprio un settore strategico per la collettività, come magari potrebbero esserlo farmacie o trasporti pubblici. 
Soprattutto, ci si chiede su quale base si decide di 'salvare' le edicole dalla modernità e non anche i negozi di dischi che, con l'avvento di Internet e delle nuove tecnologie, sono ormai sull'orlo dell'estinzione. Concediamo loro i servizi alla strada? E se la dieta vegetariana continuerà ad essere sempre più popolare, perché non dare ai macellai la qualifica di ufficiali di stato civile?
Comprendiamo l'urlo di disperazione degli edicolanti, ai quali facciamo i nostri migliori auguri. Ma un'Amministrazione comunale dovrebbe  aiutare le persone e le famiglie in difficoltà, magari sostenendole nella formazione e nella ricerca di una nuova occupazione; di certo, non dovrebbe utilizzare soldi pubblici per tenere arbitrariamente in vita questa o quella corporazione che le nuove tecnologie e i consumatori stanno bocciando.
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