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EUROPA IMPREPARATA
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Comunicato 
20 ottobre 2001 0:00
 

AD UN ATTACCO CHIMICO
LO DICE IL COMMISSARIO EUROPEO ALLA SANITA’ E DIRITTI DEI CONSUMATORI.
VENGONO AL PETTINE I NODI DI INDIRIZZI MONETARISTI SENZA GOVERNO DEL QUOTIDIANO.
L’ADUC SOLLECITA UNA RISPOSTA URGENTE DEI NOSTRI MINISTERI, PERCHE’ CERTEZZA E FIDUCIA SONO LE COSE PIU’ IMPORTANTI

Firenze, 20 ottobre 2001. Il commissario europeo alla Sanita’ e ai diritti dei consumatori, in un intervista al settimanale tedesco Der Spiegel di cui e’ stata fornita un’anticipazione rispetto al numero che sara’ in edicola lunedi’ prossimo, sostiene che l’Europa non e’ preparata a far fronte ad eventuali attacchi di bio-terrorismo. Un viaggio che il commissario ha fatto negli Usa, verificando quanto si sta facendo in materia in quel Paese, gli ha fatto capire che c’e’ una scarsa interconnessione tra servizi sanitari e di protezione civile dei vari paesi europei, mentre sarebbe insufficiente l’efficacia della rete comune d’informazione. Mancherebbe una visione d’insieme sui vaccini disponibili e sulla liste dei centri d’assistenza e soccorso. Una riunione ad hoc, con i vari ministeri della Sanita’, sara’ presto convocata.
Interviene il presidente dell’Aduc, Vincenzo Donvito.
Il commissario Byrne ci ha praticamente detto che, siccome a differenza degli Usa non siamo uno Stato federale dove alcuni servizi sono centralizzati e coordinati, ma siamo un’accozzaglia di Stati nazionali che spesso si guardano in cagnesco (vedi vertice Francia, Gran Bretagna e Germania per l’Afghanistan con l’esclusione dell’Italia e degli altri partner europei, alla faccia della difesa comune europea) corriamo piu’ pericoli. Certo, alla vigilia dell’introduzione a pieno titolo dell’Euro, non e’ bello sentirsi dire, da uno dei massimi responsabili del Governo Ue, che le priorita’ del momento, non sono all’ordine del giorno di cio’ che e’ stato fatto; non solo, ma neanche priorita’ di cio’ che sarebbe in cantiere, perche’ se si parla solo ora di convocare una riunione con i vari ministeri per sapere e affrontare la questione, vuole dire che poco o nulla e’ stato fino ad oggi.
Purtroppo, nel modo piu’ drammatico, stanno venendo al pettine i nodi una politica economica senza governo politico della stessa, con presumibili pericoli per il solito anello piu’ debole del nostro sistema sociale ed economico, i consumatori (che sono quelli che aprono le buste della corrispondenza, bevono e si lavano ai rubinetti dell’acqua, respirano l’aria dei grandi impianti di aerazione dei supermercati, mangiano le carni di bestie allevate e macellate con rigori talvolta ignorati, etc..).
L’illusione di un’economia e di una societa’ europea gestita dai banchieri dei governi nazionali (che giurano fedelta’ alla loro nazione e non all’Europa), si sta mostrando tale: il mondo e gli interessi dei consumatori, per ora, non sembrano andare dove va l’Euro, che appare sempre piu’ come una moneta galleggiante nell’aria, con le sue difficolta’ per il passaggio, gli stimoli che scatena in disonesti e sprovveduti, ma che non sembra avere a che fare con la necessita’ del momento.
Siccome certezza e fiducia nelle istituzioni sono le condizioni piu’ determinanti perche’ non si finisca nel caos, nel terrore individuale e negli inutili e dannosi accaparramenti, chiediamo con forza che i ministeri della Sanita’ e degli Interni ci rendano edotti su cosa intendono fare a questo punto. Non possiamo non avere fiducia in loro.
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