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FLESSIONE MERCATO DELLE MOTO
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Comunicato 
17 ottobre 2001 0:00
 


GONFIATO A DISMISURA DA REGALIE ASSISTENZIALI E POLITICHE DI MASSACRO DEL TRASPORTO PUBBLICO URBANO, ORA I NODI VENGONO AL PETTINE GRAZIE ANCHE AI PREZZI ASSURDI DELLE ASSICURAZIONI. MA NON VORREMMO CHE DIETRO L’ANGOLO CI SIA QUALCHE NUOVA SORPRESA ASSISTENZIALE

Firenze, 17 ottobre 2001. L’Anmca (associazione nazionale ciclo e motociclo accessori) ha diffuso i dati del mercato di settembre: -33% per le moto oltre i 50cc e –50% per i motorini, con livelli di vendita che sono simili a quelli di 10 anni fa.
I nodi vengono al pettine, dice il presidente dell’Aduc, Vincenzo Donvito. E sono quelli di politiche industriali grazie ai quali gli addetti ai lavori, col cappello in mano, hanno elemosinato prebende economiche ad un Governo che fino a meta’ dell’anno scorso aveva risposto con gli incentivi sulla rottamazione. Nello stesso tempo il mercato ha goduto di una fortissima domanda, perche’ in moltissime citta’ italiane la mobilita’ urbana e’ condizionata al possesso di un motorino da parte di ogni componente di ogni famiglia, pena la sofferenza di usare mezzi pubblici (quando ci sono) utili solo a chi non ha problemi di tempo: metropolitane di superficie o interrate che accompagnano le campagne elettorali amministrative di ogni stagione, ma che vedono i lavori al palo, o avviati e fermati per ripensamenti ed errori (la citta’ di Firenze merita la medaglia d’oro in materia!).
Pur continuando l’inesistenza di politiche del traffico urbano (con relativo stimolo alla mobilita’ privata in motorino, che ci rende paragonabili a Paesi tipo Thailandia o Indonesia), tre elementi a nostro avviso hanno contribuito a dare la mazzata al mercato: 1) le assicurazioni obbligatorie che in alcune citta’ sfiorano i 2 milioni di lire annui, 2) la fine degli incentivi alle rottamazioni, 3) i prezzi di moto e motorini che grazie agli incentivi sulla rottamazione si erano assestati a livelli alti, ma venuti meno questi incentivi sono rimasti tali, e quindi meno interessanti per consumatori non piu’ incentivati.
Ci domandiamo cosa succedera’, in modo particolare se il Governo non abbia intenzione di nuovi aiuti assistenziali che diano nuova droga al mercato, rimandando di anno in anno quell’armonia di mercato che puo’ essere raggiunta solo da un gioco di domanda e offerta tra produttori e consumatori. Ci auspichiamo che non succeda, perche’ affrontare la difficile realta’ di consumi che probabilmente saranno in diminuzione per il difficile clima di fiducia, con l’illusione che non ci sia, non edifica democrazia economica, ma monopoli, controlli dello Stato e prezzi alti.
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