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FS=BEFFA
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Comunicato 
22 ottobre 1997 0:00
 

FERROVIE DELLO STATO=BEFFA CONTINUA. LE SCUSE DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO ALL'ASSESSORE TOSCANO AI TRASPORTI SONO COME LE "PROMESSE DI MERCANTE". PER NON ESSERE CONSIDERATE TALI OCCORREREBBE ANCHE UN RISARCIMENTO DEI DANNI PROVOCATI E UN REGOLAMENTO NON VESSATORIO VERSO GLI UTENTI. Firenze, 22 Ottobre 1997. L'amministratore delegato dell'azienda Fs, Giancarlo Cimoli, fa sapere di condividere le valutazioni dell'assessore toscano ai trasporti sui disagi arrecati negli ultimi mesi all'utenza ferroviaria, e si dice pronto a creare un tavolo di confronto con la Regione per discutere costantemente sulla qualita' dei servizi. E l'assessore toscano si dice soddisfatto e fiducioso.
"Prima di tutto non capisco perche' il tavolo di confronto debba essere solo regionale, in quanto non mi sembra che il disservizio sia solo in Toscana, e per questo mi sembra piu' uno zuccherino per chi alza la voce. Inoltre non trovo una sola ragione per credere a queste promesse e a questo impegno dell'amministratore dell'azienda Fs". Lo dice il presidente nazionale dell'Aduc, Vincenzo Donvito. "Hanno il tono e il contenuto delle promesse di un mercante che, dopo aver venduto per anni merce avariata, si impegna a non farlo piu', mentre in ospedale languono, a loro spese, tutti coloro che hanno in passato acquistato la sua merce.
E' infatti questa la fotografia di quanto oggi viene proposto, perche' di impegni in questo senso -magari con nomi e formule diverse- ne abbiamo ascoltati molti. E tutti inutili, perche' il servizio ferroviario e' sempre peggiore e piu' costoso.
Dobbiamo rassegnarci, e continuare a sparare contro l'azienda Fs? Non gioverebbe ad alcuno, e soprattutto agli utenti.
Per questo chiediamo all'azienda Fs di rendere credibile il suo impegno con un risarcimento non simbolico per coloro che hanno subito e continuano a subire danni per il disservizio con, per esempio, una casistica di rimborsi molto piu' ampia rispetto all'attuale. Non solo. Ma occorrerebbe che il regolamento del servizio -oggi tutto impostato in termini vessatori nei confronti dell'utente- fosse anch'esso modificato, per esempio, nella riscossione suppletiva di 10.000 lire fisse quando si fa il biglietto in treno, o nella diminuzione della percentuale del rimborso che viene trattenuta dall'azienda per i biglietti non utilizzati.
Piccole cose che servirebbero a migliorare il rapporto con l'utenza e, soprattutto, a rendere credibili le promesse dell'amministratore delegato.


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