testata ADUC
LICENZE COMMERCIO
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
15 gennaio 1998 0:00
 

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC

COMMERCIO E MERCATO: PARTE LA LIBERALIZZAZIONE. MA SIAMO PROPRIO SICURI CHE NON SIA FINTA? PERCHE' NON RIGUARDA TUTTI? LA PROPOSTA BERSANI E' LA SOLITA VECCHIA LOGICA ADEGUATA AI TEMPI DI OGGI, DOVE NON E' PIU' LA PICCOLA BOTTEGA CHE FA IL MERCATO, MA LE GRANDI SUPERFICI.

Firenze, 15 Gennaio 1998. Pronto il decreto legislativo sul commercio, e nonostante le goffe  manovre delle corporazioni di categoria per silurarlo, non ci si rende conto che e' solo la razionalizzazione dell'esistente alla vecchia logica nemica del libero mercato.
Cosi' interviene il presidente nazionale dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Il commercio non e' piu' quello del piccolo bottegaio che taglia il prosciutto proprio come piace alla signora che abita nel palazzo di fronte. Il commercio, e il suo sviluppo, e' quello delle grandi superfici, dove si accede in auto, con grandi parcheggi. Sostenere che la liberalizzazione per gli esercizi al di sotto dei 300 metri sia una rivoluzione, e' solo fumo negli occhi, perche' di fatto e' solo una concessione che si fa ad una nicchia in estinzione: il commercio oggi passa attraverso questi esercizi solo in modo marginale; i numeri che contano sono quelli delle grandi superfici: ed e' li', per l'appunto, che la proposta del ministro dell'Industria perfeziona e adegua le vecchie norme, in modo che il controllo dell'Amministrazione sia sempre ferreo, soffocando la liberta' economica e condizionando i prezzi al consumo.
Non e' un caso, infatti, che alcune tipologie come farmacie, distributori di carburanti, tabaccai ed edicole, presuppongono una normativa separata. Sono tipi di commercio che difficilmente si possono effettuare nelle grandi superfici, e quindi saranno effettuati in piccoli esercizi, al di sotto dei 300 metri, e quindi sempre da controllare. Sono inoltre tipologie commerciali difese da associazioni capaci di notevoli condizionamenti politici.
Niente di nuovo, quindi. Solo un adeguamento della vecchia normativa alla realta' di oggi. Un commercio condizionato e controllato dal potere amministrativo e politico, che non sorvegliera' sull'esercizio di un diritto -quello della liberta' di commercio e di consumo- ma concedera' e dispensera' rispetto ad un suo disegno, derogando qua e la' rispetto alle norme vigenti. Proprio come avviene oggi. E chi continuera' a pagare? Il consumatore, che vedra' i prodotti caricati anche del costo della necessaria mediazione
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS