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OVERBOOKING: COME DIFENDERSI
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Comunicato 
11 luglio 1997 0:00
 
Roma, 11 luglio 1997. Sara' capitato a tutti di arrivare in aeroporto, con il biglietto, e sentirsi dire che non c'e' posto. Dop la sorpresa e l'arrabbiatura iniziale, occorre risolvere il problema: quando partiro' e chi paga il disservizio?
Il regolamento europeo -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- tutela, anche se non completamente, l'utente dal disservizio dell'overbooking. Occorre premettere che il regolamento vale per i voli in partenza dall'Europa.
Il passeggero ha diverse alternative. La prima e' quella del rimborso del biglietto; la seconda e' un volo alternativo, prima possibile, la terza soluzione e' un volo alternativo in una data successiva. Comunque sia il passeggero ha diritto al rimborso per il disagio subito.
Il rimborso deve essere immediato ed e' in relazione alla distanza da percorrere: fino a 3500 Km il rimborso e' di Lit.290.000 circa, oltre i 3500 Km il rimborso e' di Lit.580.000. Queste cifre possono essere ridotte della meta' se la compagnia aerea riesce a far partire il passeggero con altro volo che arrivi a destinazione con meno di due ore di ritardo (per i voli fino a 3500 Km), o con meno di 4 ore di ritardo (per i voli oltre 3500 Km). Eventuali buoni, offerti dalla compagnia, per un altro viaggio, possono non essere accettati dal viaggiatore. Se si accetta di viaggiare in una classe inferiore, la compagnia deve rifondere la differenza di prezzo. Sono comunque a carico della compagnia eventuali pasti, telefonate e alloggiamento in albergo.
In questo modo -conclude Mastrantoni- l'utente e' in qualche modo tutelato. Da ricordare, infine, che le compagnie aeree hanno una tendenza "naturale" all'overbooking, perche' piu' conveniente economicamente.


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