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PREZZO DELLA BENZINA
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Comunicato 
19 agosto 1997 0:00
 

IL DOLLARO CALA MA I PETROLIERI MANTENGONO GLI STESSI PREZZI E CONFERMANO LA BEFFA DELL'AUMENTO DI AGOSTO.
RICHIEDIAMO L'INTERVENTO DELL'ANTITRUST. Firenze, 19 Agosto 1997. I petrolieri a fine luglio e ai primi di agosto hanno preso in giro il Governo e gli italiani con la storiella dell'aumento del prezzo della benzina, perche' aumentava il dollaro Usa, tutto per ritrovarsi a Ferragosto a riportare i prezzi allo stesso livello di prima dell'aumento di luglio. Oggi il dollaro e' in calo e cosa succede?
Vincenzo Donvito, presidente nazionale dell'Aduc, e' cosi' intervenuto:
Il comportamento delle compagnie petrolifere rispetto al dollaro Usa che cala e' lo specchio della beffa che continua. Appena la moneta Usa va in su', scattano gli allarmi, ed ecco depositi vuoti che si riempiono di greggio che ci fanno credere sia stato comprato in quei giorni, al nuovo cambio del dollaro, e trasformato in benzina a tempo di record. Ma appena avviene il contrario e la moneta Usa va giu', scatta il blocco degli acquisti di greggio e delle trasformazioni a tempo di record, e tutto rimane come prima.
I petrolieri si comportano cosi' perche' sanno che godono di un monopolio di fatto sul mercato della benzina, e che loro possono fare il bello e cattivo tempo, perche' il consumatore e' costretto a comprare i loro prodotti e non altri, perche' hanno anche una sorta di monopolio della distribuzione nei punti piu' frequentati e dove piu' si consuma: le autostrade.
Ma la situazione non puo' continuare cosi'.
Ribadiamo che il loro comportamento e' truffaldino e che l'Antitrust non puo' continuare a non considerare un serio intervento che elimini il cartello anti-consumatori che hanno costituito.


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