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SCIOPERI, CONSUMATORI E SANITA'
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Comunicato 
14 ottobre 1996 0:00
 

RIVENDICAZIONI DEI FARMACISTI A SPESE DELL'UTENTE E CONSUMATORE. LA DECISIONE DELLA FEDERFARMA DI FAR PAGARE I FARMACI AGLI UTENTI DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE, E' DI UNA GRAVITA' INAUDITA E CERTAMENTE NON FAVORIRA' LA GIUSTEZZA DELLA LORO RIVENDICAZIONE.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELL'ADUC. Firenze, 14 Ottobre 1996. La Federfarma ha deciso che dal prossimo 28 ottobre gli utenti del servizio sanitario nazionale dovranno pagare le medicine che ritirano in farmacia: in modo da protestare per le penalizzazioni che il progetto di Finanziaria del Governo fa nei confronti della loro categoria.
Il presidente nazionale dell'Aduc, Vincenzo Donvito, ha rilanciato il seguente invito:
"Quello che avevamo auspicato non dovesse accadere, e' purtroppo successo. Il nostro invito di alcuni giorni fa -a considerare forme diverse di lotta- non e' stato preso in considerazione: la Federfarma ha deciso che a pagare per le loro rivendicazioni siano gli utenti del servizio sanitario nazionale, i consumatori dei farmaci che, tra l'altro, sono costretti dal monopolio, ad acquistare i farmaci solo in farmacia.
Il consumatore diventa, cosi', il capro espiatorio dei problemi normativi ed economici della categoria dei farmacisti. Una categoria che, in questo modo, ha deciso di essere piu' che mai corporazione: grettamente chiusa all'interno delle sue ragioni e dei suo privilegi di mercato.
Il servizio che le farmacie svolgono -in regime di monopolio- e' di primaria importanza per la collettivita', e quello che accadra' dal 28 ottobre e' un fatto di incivilta' e gravita' inaudita che, molto probabilmente, per l'impatto che avra' sugli utenti e consumatori, dara' risultati contrari a quelli sperati dai suoi promotori.
Quello che la Federfarma fa finta di non capire, accecata dal suo potere monopolistico e dalla inutile tradizione dello sciopero come disagio per tutti, e' che ognuno deve essere responsabile delle sue azioni e delle sue lotte.
I baroni della distribuzione farmaceutica, per esempio, perche' non considerano di fare uno sciopero della fame contro le vessazioni della Finanziaria? Sarebbe come fare del male a se stessi? E allora, perche' devono fare del male agli utenti e ai consumatori?
La risposta c'e', ed e' drammaticamente semplice: gli utenti e i consumatori non hanno leggi che li tutelano, sono l'ultimo anello debole di un sistema economico di produzione e di distribuzione impostato sul profitto ad ogni costo (anche quello della salute dei cittadini), e non sul profitto come ricavato di un servizio e di rapporti codificati tra produttore e consumatore. E in questa situazione la Federfarma fa quello che ogni giorno fanno i monopolisti delle Fs, delle Poste, del servizio pubblico urbano, e tutti coloro che usano il loro potere per vomitarlo con violenza sui piu' deboli.
Un appello: FERMATEVI FINCHE' SIETE IN TEMPO! Gli utenti e i consumatori, in caso contrario, saranno vostri avversari, e vi combatteranno con tutte le armi, compreso il ricorso alla magistratura, ma non faranno mai pagare ad altri -come invece fate voi- il

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