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SPAMMING
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Comunicato 
4 dicembre 1997 0:00
 
Roma, 4 dicembre 1997. L'invio dei messaggi pubblicitari a tappeto non e' un fenomeno nuovo, come dimostrano i volantini che da anni affollano le cassette postali.
Internet ha fornito pero' uno strumento molto piu' efficace e meno costoso della posta tradizionale: con la diffusione mondiale della Rete si possono raggiungere migliaia di persone a costi irrisori (offerte di carte di credito, opportunita' di business, prodotti miracolosi, multi-level marketing).
E cosi' l'invio di messaggi pubblicitari non richiesti, tramite Internet, si sta diffondendo sempre di piu', tanto che negli Usa e' stato coniato un nuovo termine: spamming. La parola deriva da Spam, una marca americana di carne in scatola spalmabile, la cui pubblicita' e' basata su ritornelli ossessivi.
Negli Usa il fenomeno ha assunto ormai dimensioni tali da destare l'attenzione delle autorita', in particolare della Federal Trade Commision, che ha proposto un codice di autoregolamentazione: le societa' di marketing dovrebbero porre volontariamente dei limiti alla propria attivita'.
Per questi motivi -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- abbiamo sollecitato l'Autorita' Garante della Privacy ad intervenire prima che il fenomeno degeneri ulteriormente, imponendo limitazioni al fenomeno dello spamming.


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