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TUBI DELL'ACQUA: UN'ALTRA MAZZATA
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Comunicato 
10 settembre 1997 0:00
 
PER GLI UTENTI Roma, 10 settembre 1997. Cambiare i tubi di piombo dell'acqua potabile si annuncia come l'ennesima mazzata per i cittadini italiani. Se e' vero che il piombo che beviamo e' pericoloso, come quello che respiriamo dai gas di scarico, e' altrettanto chiaro che una mazzata economica incombe sulla testa degli italiani.
Gia' dal 1987 -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- avevamo proposto il doppio circuito idrico per le case di nuova costruzione. Questo avrebbe evitato lo spreco di acqua potabile per fini non alimentari; la proposta prevedeva anche un differente tipo di materiale per i tubi da utilizzare per il circuito alimentare. Non se ne fece niente ed oggi siamo alle prese con le previste direttive europee per la sostituzione dei tubi. Il materiale avrebbe dovuto essere di tale natura da evitare contaminazioni con metalli vari. Il PVC (polivilicloruro) puo' rilasciare il relativo monomero (monovinilcloruro), che e' cancerogeno e il rame puo' contaminare l'acqua con gli ioni rameici, pericolosi per il fegato. La soluzione potrebbe essere quella di sostituire i tubi di piombo con quelli di acciaio rivestito di materiale sintetico. Tale operazione potrebbe partire con le nuove abitazioni e prevedere una graduale sostituzione in quelle fin qui costruite. Certo che il tutto dovrebbe prevedere un aiuto da parte dello Stato attraverso la defiscalizzazione delle opere da realizzare. Ma la qualita' dell'acqua potabile non riguarda solo il piombo: ormai il 50% della popolazione beve abitualmente acqua minerale, con i relativi aggravi finanziari. L'acqua di Firenze (citiamo una citta' a caso) sa fortemente di cloro, che combinandosi con alcune sostanze da' luogo a composti clororganici, anch'essi cancerogeni. Non vorremmo che questa ulteriore tegola cadesse sulle teste degli italiani senza produrre il risultato finale: una buona acqua potabile da assumere direttamente dai nostri rubinetti.


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