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 MONDO - MONDO - Aborto. 43mila donne morte nel 2013
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29 settembre 2016 11:39
 
L'aborto non in sicurezza rimane la principale causa di morte delle donne in età fertile nel mondo. Secondo le stime sono oltre 43mila le donne morte così nel mondo nel 2013, pari al 14,9% di tutte le morti materne. Ecco perché un network di 1.800 gruppi e associazioni di 115 Paesi ha avviato una campagna per chiedere alle Nazioni Unite di riconoscere il 28 settembre come data ufficiale per il diritto all'aborto sicuro, con una lettera al segretario generale Ban Kii-Mon. L'interruzione volontaria di gravidanza ''è una delle procedure mediche più sicure - scrivono le associazioni nella lettera - eppure metà di tutti gli aborti nel mondo non sono eseguiti in condizioni di sicurezza. E' urgente intervenire. Le donne continuano a soffrire e morire per le complicazioni di un aborto non sicuro''. Uno dei falsi miti sull'aborto chirurgico è che sia pericoloso, rilevano i promotori della campagna, ma la verità è che ''ove fatto da operatori formati e con le dovute condizioni igieniche è estremamente sicuro. Negli Usa, dove è legale, meno dell'1% di tutte le pazienti ha complicazioni gravi, e il rischio di morte è 10 volte minore di quello del parto''. Il diritto ad un aborto legale e sicuro, e la libertà di scelta delle donne, però non è solo messa in discussione, spiega Lisa Canitano della Laiga (Libera associazione italiana per l'applicazione della legge 194), ''nei paesi del sud del mondo, ma anche in questa parte del mondo. Oltre a Donald Trump, che ha promesso leggi per impedirlo in tutto il Paese, c'è anche il caso della Polonia, dove è in discussione una legge che vuole eliminare i pochi casi in cui è consentito l'aborto legale, e vogliono che si parta dal loro paese per bandirlo ovunque''. 
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