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 SPAGNA - SPAGNA - Approvata nuova legge sull'aborto
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Notizia 
25 febbraio 2010 10:14
 
Entro le prime 14 settimane di gravidanza, le donne spagnole potranno decidere da sole se vogliono essere madre o no. Senza interferenze. Il 24 febbraio, il Senato, che ha una maggioranza di conservatori, ha approvato in via definitiva la riforma legale dell'aborto. Dopo un anno e mezzo di difficili negoziati e un acceso dibattito mediatico, il Governo ha ottenuto che il suo testo venisse approvato dal Parlamento. Respinti gli 88 emendamenti presentati, il voto finale è stato di 132 sì, 126 no e un'astensione. La nuova Ley de Salud Sexual y Reproductiva y de Interrupcion Voluntaria del embarazo sarà pubblicata in gazzetta ufficiale (BOE) nei prossimi giorni ed entrerà in vigore tra quattro mesi.
Sono passati 25 anni dalla prima depenalizzazione dell'aborto. La legge del 1985 lo consentiva in base a tre condizioni: stupro, malformazione fetale, grave rischio fisico o psichico per la madre. Quest'ultimo criterio consente interpretazioni le più varie e non offre garanzie né alla donna né al medico, e dunque, per il Consiglio di Stato, la legge doveva essere "adeguata" alla realtà, "poiché nulla è più contrario a uno Stato di diritto che un divorzio radicale tra le norme e la loro applicazione".
I punti cardini della nuova legge:
- aborto libero fino a 14 settimane previa informazione sui vari aspetti e tre giorni di riflessione;
- interruzione entro la 22esima settimana in caso di grave rischio per la propria salute o per gravi anomalie del feto;
- nessun limite dopo la 22esima settimana se la malformazione è incompatibile con la vita del feto oppure se questi dovesse soffrire di una "malattia di estrema gravità e incurabile", accertata da un comitato di tre medici;
- per le minorenni tra i 16 e i 17 anni la decisione spetta esclusivamente a loro, ma ne dovranno informare almeno uno dei legali rappresentanti (padre, madre, tutore) a meno che la notizia non sia l'occasione di un grave conflitto in famiglia, suscettibile di sfociare in violenza, minacce, coazioni, maltrattamenti. 
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