testata ADUC
 COSTARICA - COSTARICA - Cannabis terapeutica. Depositata proposta di legge con l'appoggio del Governo
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
17 agosto 2014 16:45
 
Anche il Costa Rica si appresta a dibattere in sede legislativa un progetto di legge per la legalizzazione di consumo, produzione e commerca8lizzazione della cannabis per usi terapeutici. La proposta e' stata presentata da un deputato officialista ed ha l'appoggio del Governo del presidente Luis Guillermo Solis, l'ordine dei medici e anche della influente Chiesa Cattolica locale. Per alcuni si tratta di un primo passo verso la legalizzazione anche a fini ricreativi.
Il progetto di legge e' stato presentato da un deputato che e' medico omeopata e funzionario della Sanita' pubblica. Ne e' scaturito un dibattito sui media di questo Paese dove, gia' oggi, e' legale il consumo di marijuana in ambito privato. La proposta dovrebbe permettere la coltivazione ad aziende o persone autorizzate da un istituzione statale che controllera' la sua commercializzazione. Nel Paese ci sono 75.000 persone che hanno malattie che possono essere trattate con la cannabis, cosi' come sostiene il deputato Marvin Atencio, del Partido Acciòn Ciudadana (PAC).
“E' un'alternativa di cura”, dice il presentatore della proposta, che precisa come il suo obiettivo sia quello di aprire il percorso alla legalizzazione totale della commercializzazione della marijuana. Nelle sue intenzioni c'e' quella di regolamentare l'importazione dei semi per produrre piante con basso contenuto di THC, la sostanza attiva della pianta, che in grandi quantita' produce effetti stimolanti in chi la fuma o la inala.
Malati di cancro terminale, sclerosi o epilessia potranno essere trattati con la marijuana, secondo Atencio, che fa riferimento a ricerche internazionali e studi grazie ai quali in altri Paesi e' stata cambiata la legge o pensano di farlo tra breve.
In questo modo si intende ridurre anche il traffico illegale e le sue conseguenze, oltre a far ricavare -secondo i suoi calcoli- 20 milioni di dollari allo Stato ogni anno. “E' una tendenza mondiale, come lo e' anche quella del consumo ricreativo, anche se per ora questo non fa parte della mia proposta”, ha spiegato il deputato al quotidiano El Pais. E la pensano allo stesso modo anche quelli del Movimento Cannàbico Costarricense che, nella propria pagina Facebook, criticano i piccoli sequestri delle piante che vengono fatti dalla polizia, considerandoli una perdita di tempo da parte della polizia stessa.
La proposta di Atencio ha ricevuto apprezzamento da parte della ministra della Salute, Maria Elena Lòpez, che ritiene utile la marijuana per ridurre il dolore dei malati con malattie croniche. Lòpez lo ha detto in teoria, ma si riferiva a persone come Ana Lucia, una donna di 38 anni che preferisce non far sapere il proprio cognome poiche' fa uso di pastiglie importate illegalmente, le uniche che riescono ad alleviare il dolore che le e' provocato da un cancro alle ossa.
Il consumo di marijuana in Costa Rica e' oggi legale nella propria casa e in ambito privato. Nello stesso tempo si tollera che una persona porti con se' una dose per strada se e' evidente che si tratta per un consumo proprio. Se il consumo avviene in luoghi pubblici, le autorita' sequestrano la droga, ma non c'e' una incriminazione penale, ma solo un piccolo illecito, al pari di chi beve una birra in una piazza. Ma quando le dosi di marijuana sono di una certa quantita' e c'e' del denaro, si considera come un indizio di traffico e si viene perseguiti penalmente, spiega Mario Zamora, ex-ministro alla Sicurezza. Ma quanto e' questa quantita' per essere perseguiti penalmente? Dipende dalle circostanze.
La situazione e' diventata tale dopo una sentenza della Corte Costituzionale che ha modificato una legge del 1998 che mandava in galera chiunque consumava droga, dovunque e in qualunque quuantita'.
Pubblicato in:
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS