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 ALBANIA - ALBANIA - Ex-comandante antidroga accusa polizia di complicita' coi trafficanti
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4 settembre 2015 8:45
 
Dritan Zagani, ex capo dell'unita' antidroga di Fier, una delle piu' importanti citta' a circa 100 chilometri a sud di Tirana, ha accusato i vertici della polizia di legami con i narcotrafficanti. In un'intervista concessa all'emittente televisiva albanese "News 24", Zagani, arrestato nel maggio del 2015 con l'accusa di abuso d'ufficio e sospettato di aver passato informazioni ad un membro della guardia di Finanza italiana, ed ormai fuggito ai domiciliari, racconta di alcuni casi in cui la polizia non avrebbe agito per catturare personaggi coinvolti in attivita' criminale, oppure di operazioni secondo lui fallite "perche' i narcotrafficanti venivano avvisati prima".
Nella prima parte di una lunga intervista trasmessa oggi, Zagani ha raccontato anche di "un gruppo criminale che trafficava marijuana verso l'Italia con un gommone potentissimo. Solo dal novembre del 2013 fino ai primi mesi del 2015 avra' fatto almeno 7 viaggi con carichi di oltre una tonnellata per ogni spostamento verso le coste italiane". Zagani ha dichiarato che un suo collega gli avrebbe detto di smettere di indagare su quel gruppo "perche' e' molto potente". Secondo "News 24" prossimamente sara' trasmessa la seconda parte dell'intervista nella quale viene raccontato come l'ex comandante dell'antidroga avrebbe parlato anche del trasporto di droga con i velivoli e della presenza di laboratori delle sostanze narcotiche.
Sulle sue dichiarazioni ha subito reagito l'opposizione di centrodestra guidata da Lulzim Basha. "I fatti e le testimonianze di Zagani sono scioccanti", ha dichiarato Flamur Noka, ex ministro dell'Interno. Noka ha chiesto "spiegazioni alle autorita' sui legami con i narcotrafficanti e la loro tutela". Non e' tardata la reazione del ministero che ha pero' replicato con l'opposizione senza commentare le dichiarazioni dell'ex capo dell'unita' antidroga. "E' con rammarico che constatiamo che l'opposizione fa da portavoce di un ricercato, sotto processo perche' era una talpa tra le file della polizia", sottolinea il comunicato del ministero.  
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