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 ITALIA - ITALIA - Guerra alla droga: causa principale pena di morte. Nessuno Tocchi Caino
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8 ottobre 2015 18:38
 
"E' la guerra alla droga a muovere la mano del boia, chiamato in Iran, Arabia Saudita e Indonesia a eseguire le sentenze di condanna a morte. Lo afferma l'organizzazione Nessuno tocchi Caino, che in occasione della Giornata mondiale contro la pena di morte snocciola i dati, aggiornati al 30 settembre, degli "effetti letali della guerra alla droga". Nel 2015, spiegano i Radicali, almeno 615 persone sono state giustiziate per reati connessi alla droga in quattro Paesi: almeno 546 esecuzioni sono avvenute in Iran, che corrispondono a circa l'89% del totale mondiale; 55 in Arabia Saudita, quasi la meta' delle esecuzioni nel Regno; 14 in Indonesia, tutte per droga.
"Come e' noto -aggiunge Nessuno tocchi Caino- in Cina i dati sulla pena di morte sono coperti dal segreto di stato, per cui non e' possibile sapere quante esecuzioni per droga sono state effettuate" ma l'organizzazione "stima siano decisamente diminuite negli ultimi anni. Inoltre, nel 2014 e nei primi nove mesi del 2015, centinaia di condanne a morte per droga sono state pronunciate, anche se non eseguite, in altri nove Stati: Egitto, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Malesia, Pakistan, Qatar, Sri Lanka, Thailandia e Vietnam. Si commina la morte, afferma l'associazione radicale, per reati non definiti tra "i piu' gravi" dalle Nazioni Unite, che pero' attraverso l'Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC), "continua a destinare fondi a Governi, in particolare quello iraniano, che li utilizzano per catturare, condannare a morte e poi giustiziare presunti trafficanti di droga".
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