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 URUGUAY - URUGUAY - Incb visita il Paese e si incontra con le autorita'
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26 novembre 2015 16:46
 
Alcuni dirigenti della International Narcotics Control Board dell'ONU (Incb) terranno vari incontri riservati con i responsabili delle politiche sulle droghe dell'Uruguay, Paese che ha legalizzato produzione e compravendita di marijuana nel 2013. Una visita che viene fatta dopo che, nello scorso mese di marzo, l'organismo dell'ONU per il controllo degli stupefacenti aveva manifestato la propria preoccupazione per il fatto che lo Stato sudamericano era diventato il primo al mondo per la legalizzazione di questa sostanza.
Secondo le informazione dell'agenzia stampa Efe, raccolte presso la Junta Nacional de Drogas (JND) dell'Uruguay, la delegazione dell'Incb, con a capo il suo presidente, il sudafricano Lochan Naidoo, ha avuto oggi diversi incontri privati, tra cui uno con il presidente della JND, Juan Aldrés Roballo, e col Comité Cientifico Asesor, che monitorizza le politiche di regolamentazione del mercato della marijuana. Nella sua nota del 2014, l'Incb, che vigila per il rispetto degli accordi internazionali in materia di droghe, in vigore da diverse decine di anni, aveva valutato come negativa, per la lotta contro la droga, la decisione dell'Uruguay. Nel suo studio, che contiene un speciale capitolo sull'Uruguay, l'Incb sollecita il governo dell'Uruguay ad elaborare “metodi efficaci ed esaustivi di controllo delle droghe” (…) “con l'obiettivo di ridurre la domanda illegale di droghe”. Inoltre sottolinea la “propria preoccupazione” per “gli effetti negativi che la legislazione urguayana di controllo della cannabis potrebbe avere sulle politiche internazionali di controllo delle droghe”.
L'Incb aveva avvertito l'Uruguay, prima dell'approvazione controversa delle sue leggi, che le loro norme violavano le convenzioni internazionali che avevano sottoscritto. L'agenzia Onu aveva preannunciato la visita di una sua delegazione che, per l'appunto, e' oggi nel Paese sudamericano.
La legge uruguayana e' stata approvata nel dicembre del 2013, col sostegno dall'allora presidente José Mujica (2010-2015), come una strategia, tra l'altro, per lottare contro il narcotraffico. “Il Paese perora una revisione dell'applicazione dell'attuale normativa, si' da poter proseguire la sua politica di coltivazione della cannabis al fine di proteggere la salute pubblica e prevenire il traffico illecito”, -cosi' recita un documento presentato dall'Uruguay ad agosto scorso a Vienna, durante un incontro per la preparazione della sessione speciale dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite sul problema delle droghe nel 2016. 
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