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 MESSICO - MESSICO - Legalizzazione cannabis. Le critiche al progetto del presidente Pena Nieto
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22 aprile 2016 19:07
 
Il progetto di legge sull'uso di marijuana annunciato oggi dal presidente messicano Enrique Peña Nieto ha delle “enormi lacune”, perche' lascia nell'illegalita' la produzione e vendita della pianta e, inoltre, non prende in considerazione le finanze dei cartelli ne' la violenza ad essi connessa. Sebbene l'iniziativa “sia un passo che rompe perlomeno con l'inerzia di chiusura”, il presidente Pena Nieto “va molto al di sotto” delle aspettative -cosi' ha detto all'agenzia Efe il segretario generale dell'organizzazione civile México Unido Contra la Delincuencia, Juan Francisco Torres Landa.
Il progetto autorizza l'uso medico della marijuana e le ricerche cliniche per individuare i prodotti che contengono cannabis, e aumenta da 5 a 28 grammi la quantita' che le persone possono detenere ai fini di un consumo personale. Ma l'aumento della quantita' non aiuta “se non c'e' di conseguenza una condanna, restando in un vicolo buio, nel contesto clandestino del mondo dei narcos e della delinquenza organizzata“ quando si vuole comprare l'erba, situazione che non intacca la forza finanziaria dei cartelli. “E se non leviamo loro i soldi, non c'e' verso di batterli, perche' loro hanno piu' risorse dello Stato stesso”. Ha sottolineato ricordando che gli introiti dei cartelli delle droghe “sono tra 20.000 e 40.000 milioni di dollari solamente in Usa e Messico”. “Se vogliamo veramente sconfiggerli, dobbiamo attaccare le loro fonti principali di guadagno, che sono tali grazie al proibizionismo”, e se questo non finisce, si tratta “di pura demagogia perche' non serve a nulla”, ha detto Torres Landa, uno dei quattro cittadini autorizzati dalla Corte Suprema a consumare marijuana a fini ludici, sottolineando come “schizofrenico” pensare che questi metodi possano dare effetti positivi mentre “il proibizionismo riesce ad andare avanti come sempre”, con la consapevolezza che la politica del Governo non funziona. Il proibizionismo ha eliminato la capacita' di controllo dello Stato e lo ha indebolito di fronte a questo flagello, mentre la delinquenza “si e' rafforzata ed e' finanziariamente piu' sana”. L'attivista ha lamentato il fatto che il Governo non ha compreso “la vera dimensione del problema”, e l'unica cosa che puo' essere positiva e' che la polizia, invece di perseguire i consumatori, avra' piu' tempo per fare “cose piu' importanti come dare la caccia alla vera delinquenza”. Rispetto all'uso terapeutico della cannabis, l'avvocato ha rilevato che l'iniziativa del presidente non potra' che far ricorso all'importazione del prodotto, invece di dare impulso allo sviluppo di “un'industria regolamentata” che porti anche al pagamento delle imposte. “I vantaggi li avranno contadini e industrie di altri Paesi”, ha detto Torres Landa, che ha riposto le sue speranze in un'iniziativa presentata questo mese dal senatore Roberto Gil Zuarth e supportata dal governatore dello Stato di Morelos, Graco Ramirez. Questo progetto “prevede una coerente regolamentazione, completa, che coinvolge tutta la filiera” e mette nelle mani dello Stato la regolamentazione del mercato, inclusa produzione e somministrazione. L'iniziativa prevede la creazione di un istituto che si faccia carico di acquistare tutta la produzione dai contadini e di utilizzare la marijuana solo per fini terapeutici, ricerche scientifiche e consumo ludico. Graco Ramirez ha detto oggi che l'iniziativa del presidente e' insufficiente ed e' contraddistinta da una “doppia morale”. Soprattutto “il mercato che e' nelle mani dei delinquenti”, che e' proprio quello che va evitato. In una dichiarazione a Milenio Television, il governatore ha sottolineato la necessita' di una “riforma integrale” come quella che si sta organizzando in Canada, che propone uno schema di legalizzazione dove i minorenni non hanno accesso alla marijuana e che impedisce alle organizzazioni criminali di guadagnare milioni di dollari. Gli introiti fiscali che si possono ottenere grazie ad una industria legale della marijuana consentirebbero di affrontare i problemi di salute pubblica che sono prodotti dal consumo e trasformarli in educazione e campagne di prevenzione verso i giovani, che cosi' avranno una vera informazione su cosa sia la droga”, ha detto Ramirez. Torres Landa ha considerato molto misera questa iniziativa, qualificandola come “pura estetica”, e che alcuni metodi con cui si affrontano il problema possono anche essere controproducenti. Inoltre ha deplorato la “vasta spesa” dei forum convocati dal presidente Pena Nieto per dibattere su dei temi che poi hanno portato a questa conclusione. Inoltre ha fatto presente che, con gli altri tre cittadini che sono stati autorizzati al consumo dalla Corte suprema, si impegnera' contro il proibizionismo sulla marijuana nella Legge Generale sulla Salute, si' da raggiungere “migliori condizioni di sicurezza e giustizia”. 
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