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 ITALIA - ITALIA - Legalizzazione cannabis. Della Vedova: Pd consenta il voto
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29 maggio 2017 16:44
 
 "Chiedo al Pd e a Renzi di consentire che nelle prossime settimane il ddl per la legalizzazione della cannabis arrivi al voto in commissione e quindi in aula della Camera, nel testo dei proponenti. Non dico che il Pd, pur essendo uno dei partiti che insieme a M5S maggiormente sostiene il provvedimento, deve impegnarsi per l'approvazione, ma che si arrivi al voto, che si consenta al Parlamento di esprimersi. Poi vinca il migliore!". E' l'appello che il sottosegretario degli Esteri, Benedetto Della Vedova, in questa occasione nella veste di presidente dell'intergruppo parlamentare per la legalizzazione della cannabis, costituito nel marzo 2015, lancia in occasione di una conferenza stampa a Montecitorio. "Noi abbiamo pazientemente atteso 2 anni - ha proseguito Della Vedova -. Sono stati fatti passi avanti nella discussione pubblica, che ha convinto come non ci sia nessuna intenzione di corse in avanti. In Italia si è mosso il più ampio schieramento parlamentare per questa legge, trasversale, con 222 firmatari alla Camera, di cui 88 M5S e 86 Pd pre-scissione (76 post scissione). Bisogna togliere il provvedimento dalla secche in cui si trova, dopo essere arrivato in aula di Montecitorio e rimandato in commissione, ed è responsabilità della maggioranza e del Pd, visto che il primo firmatario del ddl è Roberto Giachetti, esponente dem di punta. A questo punto credo che sarebbe un grave errore affossare il ddl e non portarlo al voto. Se dobbiamo lascaire un legato di questa legislatura sui diritti, andiamo al voto, è tempio di decidere. Perchè nessuna discussione significa scegliere il 'no'". A chi faceva notare a Della Vedova che i tempi sono molto ristretti, qualora si arrivasse, come sembra possibile, alle elezioni in autunno, il sottosegretario ha replicato: "Sono fiducioso nella possibilità di farcela, anche perchè ritengo che sia nel primario interesse di un candidato di un fronte riformatore e progressista, che si rivolge in particolare ai giovani, sostenere il mio appello al voto. Significherebbe una scelta di apertura, in linea con quanto sta accadendo, anche se con accenti diversi, in Canada e nella stessa Francia di Macron, che ha annunciato un provvedimento per la depenalizzazione del consumo. Voglio poi sottolineare che l'appoggio dei giovani alla nostra iniziativa nasce non perchè i giovani siano consumatori, ma perchè conoscono bene il problema e condividono l'approccio della nostro proposta di legge per risolverlo".  
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