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 PARAGUAY - PARAGUAY - Sequestri di piantagioni di marijuana. Protesta dei contadini
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3 settembre 2015 11:37
 
Un centinaio di contadini di una delle zone piu' povere del Paraguay ha cominciato una protesta dopo che la polizia ha eliminato 140 ettari di piantagioni di marijuana che loro coltivavano per venderla a gruppi di narcotrafficanti. I manifestanti fanno parte della comunita' di San José del Norte, in direzione della frontiera col Brasile e a 200 Km a nord della capitale Asuncion, comunita' che riesce a vivere grazie alla coltivazione illegale di marijuana perche' non hanno altre alternative, cosi' come dicono i manifestanti stessi. La comunita' e' a 160 Km dalla frontiera col Brasile, dove si instrada l'80% della marijuana che il Paraguay produce, circa 30.000 tonnellate all'anno e che fanno del Paese il maggior produttore di questa droga nell'America del Sud, secondo i dati del governo paraguayano.
I manifestanti assicurano che tutta la comunita' e' d'accordo per denunciare l'intervento della settimana scorsa da parte della Policìa Nacional, che ha levato il loro sostegno economico. «Siamo consapevoli che ci sono molti consumatori di marijuana, ma non abbiamo altre opzioni (...). Piantiamo altri prodotti ma non possiamo venderli a causa del cattivo stato delle strade», ha detto al giornale online Ultima Hora il coordinatore Gabriel Dos Santos, che ha auspicato maggior interesse da parte dello Stato in zona si' da creare mercati di altri prodotti agricoli in modo che possa essere abbandonata l'attuale attivita' illegale. Dos Santos ha perorato la necessita' di infrastrutture stradali, educative, sanitarie, denunciando la mancanza di crediti agricoli e la latitanza del ministero dell'Agricoltura.
Le organizzazioni criminali brasiliane hanno esteso le loro reti delinquenziali in Paraguay che, grazie agli scarsi controlli di polizia, si e' trasformato in una terra di transito, produzione e rifugio del narcotraffico, cosi' come riconoscono anche le sue stesse autorita'. Citta' frontaliere come Ciudad del Este e Pedro Juan Caballero si sono trasformate in base di operazioni dei narcos «brasiguayos», come vengono chiamati i brasiliani che risiedono in Paraguay, cosi' come fa sapere la Secretaría Antidrogas de Paraguay (Senad). Si tratta di gruppi criminali che dominano la vendita di droga nella favelas e nei quartieri periferici di Rio de Janeiro e di Sao Paulo, come il «Comando Vermelho» e gli «Amigos dos Amigos» (ADA), e il «Primer Comando da Cidade» (PCC). 
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