La lotta alla droga finora e' stata un fallimento e di conseguenza serve un nuovo approccio. Lo ha affermato il presidente colombiano, Juan Manuel Santos, in un discorso alle Nazioni Unite. "Se abbiamo applicato una prescrizione basata principalmente sulla repressione per cosi' tanto tempo senza risolvere il problema - ha sottolineato al vertice Onu sulla politica legata alle droghe - e' il momento di optare per un trattamento diverso". A questo proposito, il capo dello stato ha spiegato che la nazione andina non sostiene la legalizzazione di sostanze illecite e che continuera' a combattere il traffico di stupefacenti, ma ha ricordato l'importanza di nuovi approcci che privilegino i diritti umani e trattino il consumo di droga come un problema di salute pubblica. Inoltre, ha criticato il fatto che la guerra alla droga si e' "nutrita" degli "anelli piu' deboli della catena del traffico " e ha detto che "i piccoli agricoltori, i cosiddetti corrieri della droga e i consumatori riempiono le carceri di tutto il mondo". "Come faccio a spiegare a un povero contadino colombiano che ha sta per andare in carcere per aver coltivato marijuana, quando in stati come Colorado o Washington qui negli Stati Uniti chiunque puo' liberamente produrre, vendere e consumare la stessa marijuana? - ha detto -. Non ha senso". Infine, ha concluso che al centro degli sforzi delle forze dell'ordine ci dovrebbero essere le grandi bande di trafficanti e le organizzazioni che facilitano il riciclaggio di denaro proveniente dal narco-traffico, colpendo i criminali dove "fa loro piu' male", cioe' i loro soldi.