E' vero che un crocefisso ad una parete non dovrebbe recare
alcun disturbo, anche in un ateo convinto (ed io lo sono).
Pertanto, a rigore, le sentenze di CSM e Suprema Corte
sarebbero giuste. E' anche vero, però, che qualsiasi altro
simbolo religioso, diverso dal crocefisso, non dovrebbe
recare disturbo; invece - in questo caso - l'affissione
dovrebbe essere preventivamente autorizzata. Allora non ci
sto più: lo Stato è o non è laico? Lo Stato è o non è
succube della Chiesa Cattolica? Perchè un simbolo religioso
è preferibile ad un altro? Chi lo ha detto che in l'Italia
deve avere una cultura prevalentemente cattolica? E' questa
una base del diritto? E' questo che la Cassazione dovrebbe
spiegare. La Cassazione, che è sempre stata un esempio ed
ha sempre costituito una base sulla quale fondare il
diritto, sta ultimamente facendo acqua da tutte le parti. Mi
piacerebbe però anche leggere altri commenti che si
basassero sulla razionalità, sull'uguaglianza, sul rispetto
reciproco.