Come in ogni aspetto della vita emergono sempre spiegazioni
elaborate sotto i più diversi aspetti. Ogni fenomeno può
essere sviscerato e rivoltato all'infinito. Le indagini e la
ricerca fanno parte del nostro modo di vivere. Il criminale
elabora infiniti aspetti per godere e trarre benefici dalla
sua "professione" . Quando le notizie ci avvertono che il
tal reato è opera di professionisti, perchè eseguito "ad
opera d'arte" ci si ritrova, anche da parte dei più rigidi
rigoristi, quasi a complimentarsi e ad ammirarne la
capacità esecutiva, nonchè l'intelligenza operativa. Il
contrario quando il fattaccio è opera di "balordi", di
"dilettanti", di "incapaci" ecc. ecco che il maglio
mediatico e, di conseguenza del giudizio popolare, si
abbatte su di loro, li esclude, e si potrebbe parlare di
raddoppiare le pene, quasi a punizione ed esempio per altri
imbecilli aspiranti criminali.
Ma restando in campo finanziario-economico, si assiste alla
stessa cosa dianzi detta per similitudini comportamentali.
Cosa si pensa del magnate della finanza che fa un buco da
miliardi truffando persone ignare? Oppure dello stato che va
in default e sega via le speranze di milioni di
risparmiatori, o della banca che, a causa e scusa di non
aver potuto far fronte alle sofferenze(incapacità di far
valere o di non aver chiesto efficaci garanzie) o di altra
mala gestione non ipotizzata neppure dai collegi sindacali o
dalle autorità monetarie, che azzera i risparmi e le azioni
dei soci in nome di leggi quali bail-in?
Come si reagisce quando chi investe in titoli (magari ad
alto rischio come le azioni) si ritrova azzerato o
decurtato? Quando le notizie ti dicono: oggi bruciati
duecento miliardi di investimenti. E il fumo dov'è? O chi
ha creduto in un gestore dalla foto di bell'aspetto e
rassicurante che poi scappa con il malloppo dei fondi
raccolti? Si dirà: ma hai rischiato! E ben ti sta! Ma
dov'è che non si rischia? Anche uscire per strada può
essere un rischio. E la borsa, il mercato, le C/V sono
operazioni quotidiane (come anche il commerciante che
investe in una collezione di abbigliamento che poi non
venderà mai è uno che rischia, ma subito non lo sa) e
siccome la borsa è solo un gioco, una roulette, lo spirito
animale si adegua. E l'elaborazione psicologica(quando non
psicotica) porta a chiedersi il motivo del come sia andata
così, tutti si cimentano e permettono di dare le proprie
ricette.
Ecco che si cambiano i dirigenti, i governi, i responsabili
di ogni grado perchè (ma da chi, grande illuminato) se un
muro a Pompei ha buttato la crepa, la colpa è del Ministro
di turno.
E quando, in economia si vuole a tutti i costi definire se
il responsabile sia l'una o l'altra parte contraente e
decidente, si va a finire proprio come il tribunale che
condanna l'innocente o libera e assolve il criminale, anche
se reo confesso; e dopo salta fuori l'analista, il teorico,
il deduttivo, lo scrittore coi suoi sogni tramutati in
realtà, cosiccome dal giudizio di primo grado si passa ai
gradi successivi che, magari rivoltano il tutto. Allora
meglio filosofeggiare sulla variegata ed eclettica mente
umana, piuttosto che sulle decisioni che essa produce.
Spiriti animali....ma dell'anima o delle bestie?
Quale corretta deduzione ci si può aspettare da chi, ad
esempio, vuole introdurre l'educazione finanziaria sin da
piccoli, magari fatta da qualche pretenzioso ed obbligato
insegnante con le proprie convinzioni ed indirizzi
pedagogici? Verrebbe fuori un adolescente imbottito (quando
pure che se ne strafrega perchè non motivato o perchè ama
solo chattare in social e bellettandosi con foto o
approvazioni) delle più disparate norme, variabili
praticamente e concettualmente di momento in momento, e che
MAI potrebbe mettere in pratica perchè tutto cambia e la
storia non si ripete. E quando sarà grande tutto sarà
diverso.
Il ridicolo, in questo contesto filosofico economico e
finanziario, è che hanno tutti ragione -- o la vogliono.
6 agosto 2018 22:50 - Cristina Ciccarelli
Complimenti
I tradizionalisti/conservatori traducono la convenienza in
termini solo monetari, i progressisti fanno altre
traduzioni ed in mezzo ci sono i cd fuori classe o intrecci
o meticciato perché il mondo fortunatamente è variegato e
nessuno ha la sfera di cristallo.
La propensione al rischio è una variabile importante
Circa 8 anni fa trovai per caso un libro che segnalo perché
bello, IL LUO E IL FILOSOFO di Mark Rowlands
16 settembre 2009 17:22 - carlobanti7988
Comprerò oggi stesso il libro e lo leggerò molto
volentieri.
Sai cosa c'è? Quando si parla di Economia Emotiva (per
dirla con Motterlini) provo sempre la strana sensazione di
quel "malato" che prende consapevolezza della sua
"malattia", ma anche del fatto che, con tutta probabilità,
continuerà ad essere "malato": emozioni, stati d'animo,
pulsioni psicologiche si possono davvero tenere sotto
controllo anche quando si è scoperta la loro
"pericolosità"? Si dice che il primo passo verso la
guarigione è la scoperta del problema...staremo a vedere...