COMMENTI
  (Da 1 a 8 di 8)  
28 novembre 2013 10:54 - ennio4531
... quelli con la memoria corta ...

Ma sì ... ritorniamo ai vecchi tempi in quanto ..

" Il carattere dell'italiano medio non é compatibile con le privatizzazioni e le liberalizzazioni perché tende subito ad approfittarsene sia a basso che ad alto livello. "

Vi ricordate i disavanzi del Banco di Napoli, di Sicilia e di Sardegna ?

E le perdite colossali dell'Efim, le Poste, le ferrovie dello stato, Alitalia , l'Alfa Romeo ?

E i disavanzi attuali delle municipalizzate ( centro di raccolta per politici trombati, parenti, clientele in tutti i comuni ) con Roma in testa per circa 2 miliardi di euro ?

Sì ... nazionalizziamo ... URSS ... docet !
27 novembre 2013 20:05 - velmar
La storia degli ultimi 25 anni ha dimostrato che le privatizzazioni e le liberalizzazioni hanno giocato a favore delle mafie e della politica clientelare: hanno contribuito al moltiplicarsi delle cariche nei consigli di amministrazione, al moltiplicarsi della corruzione, al moltiplicarsi delle ingerenze delle mafie nella cosa pubblica.
Il carattere dell'italiano medio non é compatibile con le privatizzazioni e le liberalizzazioni perché tende subito ad approfittarsene sia a basso che ad alto livello.

Troppa discrezione c'é stata nelle decisioni delle banche privatizzate: abbiamo assistito e assistiamo tuttora alla privatizzazione dei guadagni e alla statalizzazione delle perdite, anche Enel, Alitalia, Ferrovie, Eni ecc hanno sempre percorso questa strada. Per non parlare della privatizzazione delle municipalizzate (principalmente acqua, trasporti e rifiuti): un disastro !!!
E' ora di smetterla di parlare, come 25 anni fa, di privatizzazioni, liberalizzazioni o simili: all'Italia di oggi serve un sistema con regole sicure e difficilmente aggirabili, ovvero un sistema prevalentemente statale.

Le privatizzazioni sono state causa di perdite ingenti di denaro pubblico sia sottoforma di maxistipendi per i manager sia a causa di tutte quelle operazioni illecite e difficilmente monitorabili che in un apparato statale non sono possibili ma che lo sono invece in una azienda privata.

Quindi NO alle privatizzazioni e SI' alle nazionalizzazioni che tra l'altro garantirebbero la sicurezza del lavoro di cui la nostra economia ha disperato bisogno.
27 novembre 2013 17:09 - ennio4531
Le buone intenzioni del governo hanno l'unico scopo di rabbonire .. l'Europa.

Il messaggio mi pare chiaro: se proprio non c'è la faremo a rientrare nei parametri impostici da Bruxelles , allora metteremo mano ai gioielli di famiglia vendendo alcuni bocconcini.

Quando poi leggo da parte di fiammaverde che ..

'Meglio mantenere tali aziende in mano pubblica! Se non altro daranno lavoro ai cittadini in modo decente e costeranno anche meno. ' ....

Mah... evidentemente non allude ad Alitalia ....
27 novembre 2013 16:35 - rbisti
Questi 12 mil se li bruciano in 6 mesi.
Mettiamo sull'Italia uno striscione: VENDESI anzi meglio: SVENDESI SALDI
27 novembre 2013 11:07 - lucrezia1442
Vorrei sapere dove le vedete le "buone intenzioni" di questo governo....
23 novembre 2013 21:28 - savpg8801
Già, se servono a raschiare il barile dalla feccia, va bene, ma ai cittadini va sempre male.
A suo tempo comprai Autostrade, Enel, Finmeccanica in privatizzazione circa 13 anni fa.
Dopo anni e aspettative varie sono riuscito a vendere Autostrade (poi mutato nome) e farci un pareggio(quindi nessun guadagno); idem con Enel aspetta e spera, ho venduto accusando la perdita.
Ho ancora Finmeccanica, che ormai ho messo per persa) e sto perdendo, se vendessi, oltre l'80% dico l'ottanta e se qualcuno vuole sono pronto a dimostrarlo: dopo la ricostruzione azionaria di 20 volte, il prezzo era a circa 27 €. Adesso è circa 5 euro, ma negli ultimi tre o quattro anni era anche precipitato a 3 euro.
Grazie della propaganda sulla bontà delle privatizzazioni!
22 novembre 2013 18:31 - fiammaverde.
Non ho ancora visto una privatizzazione di una società o azienda pubblica portare dei benefici al cittadini. Ho sempre assistito alla svendita ed allo sfruttamento degli asset per poi chiedere finanziamenti per poter proseguire l'attività che ormai era allo sfascio. Vedi Telecom, vedi Alitalia, e fra poco vedremo pure Enel se va avanti così.Meglio mantenere tali aziende in mano pubblica! Se non altro daranno lavoro ai cittadini in modo decente e costeranno anche meno.
Ogni privatizzazione è risultata essere una svendita con enormi costi per la collettività!
22 novembre 2013 12:48 - Cepu
come no, e intanto si ricompra l'ALITALIA con le POSTE ...

... ma ci faccia il piacere....
  COMMENTI
  (Da 1 a 8 di 8)