Non è più questione di leggi di mercato, di domanda e
offerta o di offerta domanda. Le leggi economiche sono a
farsi friggere. Gli operatori economici sono al "carpe diem"
come quelli finanziari. E i pensieri sono i più disparati.
La maggior parte dei venditori, dalle bancarelle di piazza
ai discount, dai mercati rionali ai negozianti, dai negozi
agli iper hanno tutti aumentato i prezzi. Ed anche di molto
alcuni perchè tutti tendono a sfruttare un momento di caos
definito ineluttabile e che nessuno vuol pagare al posto
dell'altro e già che hanno avuto tutti anche dei
riconoscimenti, pur equivoci. Altri si sono limitati a
ricarichi del 10/15%.
Però ogni scusa è buona. Ognuno vanta sue giustificazioni.
Ma il problema di fondo è sempre stato questo: la tecnica
di formazione dei prezzi è personale per ogni operatore.
C'è chi trova dei pretesti per ricaricare ad ogni volo di
farfalla di un 10% ogni prodotto, e pure quei prodotti che
hanno scarso mercato, così generalizzando per comodità.
Tant'è che le stesse cose o esattamente simili le trovi ai
prezzi più diversi. Perchè trovi l'olio extravergine di
oliva, quello da olii comunitari ben classificato come tale
(non quelli dop, doc, bio, o altre denonominazioni locali) a
prezzi che variano per 1 litro da 2.60(Dante) a oltre 3.5-4
€ di altri e che divariano anche del 30/40% allo scaffale
per svariate marche simili? Nelle varie realtà non c'è mai
un prezzo uguale e il consumatore che può farlo va da uno a
prendere una cosa e dall'altro ,l'altra.
Vedrete come reagirà il mercato quando malauguratamente
ritoccheranno di un po' l'IVA politicamente! E per
accontentare dei miopi richiedenti che dicono che ciò
rilancerebbe i consumi.... IDIOTI!!
Ognuno avrà modo di regolarsi a piacimento, a seconda delle
direzioni commerciali e il risultato sarà che non solo
avverranno composizioni di prezzo occulte ma senza peraltro
sapere come. E il governo non darà alcun beneficio ai
cittadini perchè non è un cent in meno su cento cent.di
euro a far gola per comprare un kg in più di melanzane o di
farina per il pane o più scatolette di tonno, per
risparmiare quote irrisorie adesso, per poi ripagarle il
doppio allorchè verrà riabilitata la vecchia aliquota.
Siamo alle risoluzioni paradossali a cui qualcuno dovrebbe
por freno con l'istituzione di qualche calmiere e quelli che
sgarrano vadano a farsi fottere. La storia delle banane:
quando vado per banane passo 6/7 venditori. Non ce ne è uno
con prezzi uguali a similtà di prodotto. Da 80/90 cent. a 3
euro il Kg. Qualche "esperto" mi spieghi come la pensano i
gestori a formare questi prezzi!
25 giugno 2020 12:44 - f7555
Dario2013 consolati, il Veneto non è dimenticato. Io sono
in Sardegna, ma per sapere le notizie sullo stato attuale
del virus, seguo la conferenza di Zaia, che pur con qualche
riserva, sembra essere il governatore con più buon senso ed
equilibrio di tutta l'Italia. Al nostro governatore, a
quanto pare in coma profondo (visto che, quanto a
mascherata, da quando c'erano 930 casi a oggi, (15 casi) non
è cambiato nulla), auguro pronta guarigione.
25 giugno 2020 11:43 - renato9969
Io credo che in questo particolare momento le offerte
dovrebbero essere alettanti con prezzi mediamente più bassi
per invogliare gli italiani a consumare. Volere rifarsi dei
mesi in cui non hanno lavorato non ha senso perché
sopratutto ora mancano i soldi, quindi si farà una cernita
dei luoghi e delle strutture in cui soggiornare. Fare
orecchie da mercante è a mio avviso stupido. I furbi si
troveranno in "braghe de tela" o forse anche senza braghe.
Anche chi ha aumentato il prezzo del caffè non si rende
conto che 20 cent in più sono grossomodo il 20% in più e
non è giustificato, quindi a meno che uno non abbia un
effettivo bisogno di "tirarsi su", a mio avviso smette di
consumarlo al bar, prediligendo quello casalingo, che se di
buona qualità è meglio di quello al bar.
24 giugno 2020 11:45 - dario2013
Forse ha dimenticato, guardacaso, il Veneto, la Regione più
turistica del belpaese!
24 giugno 2020 10:08 - danny57
Ecco, questo è un ottimo articolo! Le leggi dell'economia
vanno a farsi friggere in tempi straordinari. A monte di
qualsiasi legge dell'economia c'è sempre l'uomo, il quale
modifica le sue priorità se necessario, in barba alle
leggi. Solo un imprenditore imbecille può pensare di
recuperare il danno Covid scaricandolo sui (pochi)
consumatori che hanno a loro volta subito gli stessi danni
pur se in misura diversa.